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Realtà Emiliane
L’Emilia rossa si sta trasformando alla velocita’ della Ferrari. Prima si vendeva, si esportava con valigetta e catalogo, consumando scarpe e suole. Oggi, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, le aziende emiliane comprano i colossi stranieri e diventano leader mondiali.
Costruisce le piu’ grandi gru portuali sia su gomme che su rotaie e le vende in tutto il mondo, il segreto? l'innovazione continua, l’uso massiccio della tecnologia e l'inventiva tutta emiliana. A febbraio del 2000, comprando la tedesca "Noell", Fantuzzi Reggiane e' diventata il numero uno! un colosso con un fatturato di circa 500 miliardi nel ‘99 e 40 miliardi di margine operativo; vola per i 1200 miliardi a fine 2000. Ha unita’ produttive in Cina e negli Emirati Arabi ed in tutta Italia. In Italia conta circa 1000 dipendenti, ma le assunzioni sono in fortissima crescita.
L'azienda offre ai suoi dipendenti anche luoghi di svago per il personale, un parco, un campo da tennis, una sala hobby dove poter ascoltare musica. La vita dei lavoratori all’interno e' resa molto confortevole.
"Abbiamo creato un software per la gestione delle imprese di abbigliamento che e’ in grado di gestire on line, in tempo reale, magazzino, acquisti, vendite, reti commerciali. Siamo gli unici in Italia. I nostri clienti? solo qualche nome: Canali, Palzileri, gli uffici Bulgari in tutto il mondo, Loro Piana in tutto il mondo“.
L’azienda: 150 miliardi di fatturato nel ‘99 e 600 dipendenti. Fatturato 2000, si prevedono 180 miliardi.
“L'innovazione e' la nostra parola d'ordine. Abbiamo sviluppato una lunga serie di brevetti originali che hanno rivoluzionato il modo di lavorare la ceramica. Il nostro primo successo fu la macchina a serigrafia rotante, moltiplicava la produzione delle piastrelle per quattro! Oggi, con la nascita della Rotocolor applichiamo tecnologia digitale per creare piastrelle dal disegno personalizzato per ogni cliente. Fatturato ’99: 180 miliardi, il 20% in piu’ rispetto all’anno precedente. Obiettivo 2000: 200 miliardi”.
"Abbiamo avuto l'idea di adeguare il vecchio software di progettazione -che si serviva dei mastodontici UNIX- ai piccoli PC, dandogli anche maggior semplicita', permettendo così a tutti di farne uso. Il tocco vincente e' stato pero' nel decidere di non far pagare piu' alle aziende la licenza del programma di progettazione, bensi' di darlo a noleggio, abbassando fortemente i costi e permettendone la diffusione capillarmente. I nostri clienti? Le grandi aziende italiane e straniere nonche' architetti e progettisti di tutto il mondo. Eravamo quattro soci, ora diamo lavoro a piu’ di 300 dipendenti. Nel 99 abbiamo realizzato un fatturato di 40 miliardi di lire e visto il successo anche negli States abbiamo spostato la nostra sede a Santa Clara in California coinvolgendo in questo molti investitori internazionali statunitensi e poi anche italiani. Inoltre c’e’ una valida intesa con la giapponese Hikari Tsushin per intervenire sul mercato nipponico”.
“Ho comprato una foresta in Brasile perche’ vendo cornici d’arte in tutto il mondo e vendo on line tramite un sistema che si chiama 'il tappezziere virtuale'. Siamo ai primi posti nel mondo per la produzione di tende da sole. Con l’acquisizione della tedesca Vossloh, che era la piu’ grande concorrente europea, la nostra visibilita’ internazionale si e’ definitivamente affermata e cresciamo di piu’ rispetto alla media del mercato. Nel ’99 abbiamo chiuso con un fatturato record: un utile netto di 1,9 miliardi, il 20% in piu’ rispetto all’anno precedente. Nei primi tre mesi del 2000 il fatturato consolidato del gruppo e’ salito dell’8,9% da 64,7 a 70,4 miliardi. Siamo presenti in Germania, Brasile, Cina, ma il cuore pulsante dell’azienda e’ qui, a Parma!”