A settanta anni dalla loro redazione ecco per
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I PAESI SUDAMERICANI E IL CONFLITTO
ITALO-ETIOPICO
Roma, 15 giugno 1936 -XIV
Ho ricevuto il signor Cantilo, Ambasciatore di Argentina, al
quale ho fatto una comunicazione analoga a quella che per ordine del Duce ho
fatto a Grandi, in relazione al suo colloquio odierno con Vansittart, e relativo
al memorandum che sarà inviato a Ginevra. Il signor Cantilo mi ha fatto
presente:
1. che sarebbe opportuno nel memorandum fare un cenno al Patto Saavedra Lamas.
Gli ho detto che, pur riservandomi la decisione in merito, nulla ostava in principio
a tale questione (in realtà nella redazione attualmente in corso della
nota tale accenno esiste).
2. mi ha nuovamente parlato dell'opportunità di nominare una commissione
incaricata di mantenere contatti col Governo italiano per l'esame dei documenti
che verranno inviati a Ginevra circa l'azione svolta in Abissinia.
Egli ha molto insistito sulla necessità di trovare una formula dilatoria
che permetta ai paesi sudamericani di non portare sul terreno concreto del conflitto
italo-etiopico la questione del non riconoscimento.
In materia non ho dato nessuna risposta precisa. Però ho escluso formalmente
l'accettazione da parte nostra di qualsiasi commissione che possa recarsi sul
posto.
Il signor Cantilo parte venerdí per Londra onde prendere contatti col
secondo delegato signor Malbron.
Durante il suo soggiorno a Londra si ripromette di incontrarsi con S.E. Grandi
cui potrebbe dare ulteriori notizie.
webmaster Fabio D'Alfonso