A settanta anni dalla loro redazione ecco per
la |
GLI APPARECCHI ITALIANI NEL MAROCCO FRANCESE
Roma, 5 agosto 1936-XIV
L'Ambasciatore di Francia mi ha comunicato che il suo Governo ha ricevuto
la risposta dal Governo britannico, relativa al passo fatto per ottenere una
intesa preliminare di non intervento negli affari spagnoli, fra le tre grandi
Potenze del Mediterraneo. La risposta britannica è di massima favorevole.
L'Inghilterra crede che l'intesa oltre che tra i tre paesi mediterranei debba
essere fatta, fin da un primo momento, anche con la Germania e i1 Portogallo.
Poi ad essa dovranno aderire tutte le altre Potenze eventualmente interessate.
L'Inghilterra è pronta a fare una dichiarazione di assoluto non intervento
negli affari spagnuoli purché analoga dichiarazione venga fatta dal
Governo francese e da quello italiano. Chambrun mi ha comunicato ancora che,
in seguito a una démarche fatta a Berlino, il Governo del Reich ha
dichiarato di essere pronto ad esaminare il modo di trovare regole comuni
per un non intervento in Ispagna. Chambrun ha ammesso che questa risposta
è vaga.
Chambrun infine mi ha parlato della questione degli apparecchi italiani atterrati
nel Marocco francese. Mi ha lasciato tutti i dettagli tecnici che comunico
al Ministero dell'Aeronautica, col quale mi preparo a concordare una risposta.
Ma fin d'ora ho fatto presente a Chambrun che, pure essendo tuttavia in corso
una inchiesta, potevo affermare che non si trattava di apparecchi in servizio
presso un reparto dell'aeronautica italiana, bensí di aeromobili forniti
da una industria privata a privati cittadini spagnuoli e che il Governo infine
non era assolutamente al corrente dell'affare.
Ho ringraziato l'Ambasciatore di Francia per i funerali fatti agli aviatori
caduti e ho sollevato la questione di quelli attualmente prigionieri e dell'apparecchio
tuttora trattenuto a Moulouya. Gli ho detto che trattandosi di un atterraggio
evidentemente dovuto a caso di forza maggiore, non si poteva insistere sulla
contravvenzione alle regole di sorvolo, e che quindi mi attendevo che il Governo
francese avesse ne1 più breve tempo risolto il problema rendendo l'apparecchio
agli aviatori, ed a questi, la libertà di andarsene.
webmaster a.d.c.