A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO


 


TENSIONI ITALO-RUMENE

 

Roma, 17 febbraio 1937-XV

È venuto a vedermi il Ministro di Romania, in relazione al noto incidente per la partecipazione di Sola ai funerali delle due "guardie di ferro" cadute in Spagna. Il ministro Lugosianu mi ha dato lettura di un lungo telegramma a firma Tatarescu, nel quale erano esposti con notevole obiettività i fatti. Il telegramma era molto equilibrato. In esso, tra l'altro, si riconoscevano i meriti di Sola per facilitare i buoni rapporti tra l'Italia e la Romania, ma il telegramma concludeva, evidentemente sotto la pressione del Parlamento e della stampa di opposizione, pregando i1 Ministro Plenipotenziario di richiederci una proposta di soluzione che potesse risolvere l'incidente.
Il ministro Lugosianu allora, attaccandosi a questa ultima richiesta, mi ha detto se sarei stato disposto a far rientrare temporaneamente Sola in Italia a riferire. Gli ho risposto di no. La partenza di Sola, anche per pochi giorni, dalla Romania, avrebbe significato, per l'opinione pubblica mondiale, un sacrificio di questo nostro agente. Ciò avrebbe avuto delle ripercussioni dannose nei rapporti tra i due Paesi.
Gli ho detto che: 1° Sola aveva partecipato a tale cerimonia a titolo personale e di sua iniziativa, in abito civile e senza essere accompagnato da alcun Membro della Legazione; 2° che si era astenuto dall'intervenire al corteo politico che aveva seguito la cerimonia religiosa; 3° che il Governo Fascista, anziché sconfessare l'operato del nostro Ministro, lo approvava, dato che i due legionari ai cui funerali egli era intervenuto, erano caduti battendosi in favore di un Governo legalmente riconosciuto dal Governo di Roma. Per tali ragioni noi non potevamo condividere l'interpretazione data dal Governo romeno all'accaduto e non trovavamo alcunché di illegittimo e di contrastante con le consuetudini diplomatiche nell'operato di Sola.
Il ministro Lugosianu ha preso atto di tale comunicazione, che a suo dire, avrebbe rappresentato per il presidente Tatarescu, animato da buone intenzioni, una planche cui attenersi per risolvere amichevolmente l'incidente.
Ai fini di evitare un inasprimento della situazione attuale ci siamo accordati sulla opportunità che la stampa dei due Paesi eviti o cessi una polemica sull'accaduto.

 


webmaster Fabio D'Alfonso