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VOLONTARI IN SPAGNA
Roma, 26 giugno 1937-XV
L'Ambasciatore von Hassell mi ha parlato stamane dei due seguenti argomenti:
1. Volontari. - Von Hassell mi ha chiesto il nostro punto di vista in relazione
alla proposta avanzata a Londra circa l'evacuazione di un ugual numero di volontari
da ambo le parti in conflitto, sotto il controllo britannico. Per quanto l'Ambasciatore
di Germania non abbia assunto un atteggiamento preciso in merito, non ha nascosto
che von Neurath vorrebbe evitare ogni presa di posizione che richiamasse sulla
Germania una grave responsabilità. Gli ho risposto che sostanzialmente
noi non intendiamo ritirare allo stato degli atti í volontari dalla Spagna.
Mi rendevo conto che non potevamo esporre semplicemente questo proposito al
Comitato di Londra, ma che conveniva trincerarsi dietro una tattica ostruzionistica
e dilatoria. Come prima cosa bisognava tener presente che, essendo praticamente
saltato il sistema di controllo, non si poteva parlare di evacuazione totale
o parziale di volontari, fino a quando un nuovo sistema di controllo non fosse
entrato in vigore in modo tale da garantirci che le forze eventualmente evacuate
ufficialmente non rientrassero poi da un'altra parte in segreto. D'altro lato
noi che avevamo per primi avanzato la tesi della proibizione della partenza
dei volontari e degli agitatori politici, eravamo in posizione di vantaggio
per sostenere che coloro che si trovano oggi a battersi in Spagna dalla parte
nazionale, vi sono andati di spontanea volontà e che quindi non possiamo
esercitare un'azione di forza per distoglierli da un'impresa alla quale noi
non li abbiamo obbligati. Una evacuazione dei volontari dovrebbe venire richiesta
dalle parti in conflitto: solo allora potrebbe essere presa in considerazione,
tenendo però presente che la composizione delle forza volontarie rosse
è troppo eterogenea per dare garanzia che una evacuazione potrebbe aver
luogo in forma effettiva e totalitaria. Ho detto a von Hassell che valendoci
di tali argomenti avremmo potuto far rinviare certamente per molto tempo ogni
decisione in materia di volontari. Von Hassell ha preso atto di quanto gli ho
detto e mi ha assicurato che da parte tedesca tutto sarà fatto per sabotare
la discussione.
A mia domanda specifica mi ha risposto che, secondo le sue informazioni, il
Führer è personalmente contrario al ritiro dei volontari. Von Neurath
meno, se non altro in linea tattica.
2. Controllo. - L'Ambasciatore di Germania mi ha chiesto il nostro programma
ed il nostro punto di vista circa la situazione che si è determinata
dopo l'uscita dell'Italia e della Germania dal sistema di controllo. Egli sapeva
di varie proposte che si stanno ventilando a Londra ed a Parigi per colmare
le lacune lasciate dalle forze italiane e tedesche: per parte sua il Governo
del Reich ha dato istruzioni a von Ribbentrop di non avanzare nessuna proposta,
limitandosi invece ad impedire che ogni nuova situazione venga a consacrare
uno squilibrio in favore del Governo di Valenza.
Ho detto a von Hassell che noi intanto ritenevamo che nessuna alterazione o
sostituzione nel sistema di controllo potesse venir compiuta al di fuori del
Comitato per il Non Intervento, alle cui riunioni parteciperanno i rappresentanti
del Reich e dell'Italia e quindi che praticamente nessuna decisione per sostituirci
possa venir presa senza il nostro consenso. Ciò premesso ho fatto rilevare
a von Hassell che la situazione di fatto, nella quale ci siamo posti, ritirando
le nostre forze dal sistema di controllo, risulta completamente sfavorevole
a noi stessi, dato che il controllo si è praticamente ridotto ad un blocco
franco-britannico contro il Governo nazionale. Il Governo italiano compiendo
immediatamente il gesto di ritirarsi insieme alla Germania aveva inteso dare
al Governo del Reich una prova della sua assoluta solidarietà. Siamo
fermamente decisi a mantenere in tutta la questione spagnola un atteggiamento
solidale e sincronizzato con quello della Germania. Ma oggi dobbiamo richiamare
l'attenzione del Governo del Reich sulla situazione di fatto che si è
creata.
Von Hassell ha concordato sugli svantaggi pratici che sono derivati a noi ed
al Governo nazionale dall'avere l'Italia e la Germania abbandonato il sistema
di controllo, e mi ha domandato se noi avessimo elaborato qualche proposta relativa
all'atteggiamento da assumere in futuro per riequilibrare tali svantaggi. Gli
ho risposto che nessuna proposta era stata da noi praticamente studiata, ma
che dopo aver parlato della questione al Duce ed aver preso da Lui istruzioni,
mi sarei riservato di tornare sull'argomento con von Hassell e pertanto lo pregavo
di trasmettere al suo Governo il nostro punto di vista sulla situazione attuale.
Egli mi ha confermato che anche il Governo tedesco intende agire in pieno accordo
col Governo Fascista.
webmaster Fabio D'Alfonso