A settanta anni dalla loro redazione ecco per
la |
NUOVO COLLOQUIO CON MR. INGRAM
Roma, 27 agosto 1937 - XV
L'Incaricato di Affari di Gran Bretagna, signor Ingram, ha comunicato, in seguito
ad istruzioni ricevute dal Foreign Office, che Sir Eric Drummond non potrà,
a causa della morte del fratello, venire a Roma che alla fine di settembre.
Ciò naturalmente determinerà un ritardo nell'inizio delle conversazioni.
Il Foreign Office, nell'esprimere il suo rammarico per questo rinvio, teneva
a far sapere che non vi è assolutamente niente di nuovo nelle intenzioni
e nei desideri dei Governanti britannici e che quindi il ritardo deve essere
attribuito unicamente alla suddetta impossibilità materiale di Drummond
di far ritorno in sede.
Avendo Ingram chiesto cosa si sarebbe potuto fare per evitare false interpretazioni
del rinvio, gli ho risposto-che, a mio avviso, non vi era da far niente altro
se non far pubblicare da qualche giornale inglese quanto egli mi aveva comunicato.
La stampa italiana lo avrebbe ripreso.
Ingram mi ha chiesto particolari circa la visita del Duce in Germania. Gli ho
risposto che in massima era stata decisa e che avrebbe avuto luogo nell'ultima
decade di settembre. Per il momento non ero in grado di dargli maggiori informazioni.
Infine Ingram, premettendo che parlava nello stesso spirito della nostra ultima
conversazione, e cioè con l'intendimento di evitare ogni incidente nel
Mediterraneo che potesse turbare l'atmosfera tra i nostri due Paesi, mi ha presentato
un promemoria relativo ad osservazioni compiute dalla nostra Aeronautica su
piroscan britannici. Ho risposto ad Ingram che tali esplorazioni rientrano nel
servizio normale dell'aviazione e non mi rendevo comunque conto del "danno"
che esse avevano potuto portare alla navigazione britannica. Ingram ha convenuto
che non si trattava di avvenimenti degni di rilievo, ed ha insistito sulla volontà
inglese di eliminare ogni eventuale futura possibilità di malintesi.
webmaster Fabio D'Alfonso