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GENNAIO 1938
RICONOSCIMENTO DELL'IMPERO
Roma, 3 gennaio 1938 - XVI
È venuto a vedermi l'Ambasciatore di Gran Bretagna il quale mi ha detto
che, in seguito al colloquio Eden-Grandi del 2 dicembre ed alla comunicazione
fatta da Crolla al Governo britannico il 23 dicembre, il suo Governo stava studiando
la situazione. Poiché nella comunicazione Crolla si parlava di un regolamento
totalitario delle relazioni fra la Gran Bretagna e l'Italia, inclusa quindi
la questione del riconoscimento dell'Impero, il Governo britannico, che nella
comunicazione fatta in ottobre da Drummond non aveva fatto cenno a tale problema,
deve attentamente esaminare una tale questione. Perth era incaricato di dirmi
che il ritardo inglese nel farci conoscere il punto di vista era determinato
non dal fatto di volere escludere tale argomento dalle eventuali conversazioni,
ma dalla necessità di esaminare attentamente una tale possibilità.
Ho risposto a Perth che prendevo atto della comunicazione che mi faceva, e gli
ho praticamente ripetuto quanto Crolla aveva detto a Eden circa la opportunità
che un eventuale accordo regoli tutte le questioni esistenti tra l'Italia e
la Gran Bretagna senza lasciare zone d'ombra o motivi di sospetto.
Perth mi ha detto che per parte sua era interamente favorevole ad una soluzione
totalitaria, ma che, nell'attesa di ricevere maggiori istruzioni dal suo Governo,
teneva a farci sapere che il silenzio britannico di questi ultimi tempi non
voleva affatto significare un cambiamento di programma circa l'eventualità
di conversazioni con l'Italia e che non è nelle intenzioni britanniche
di compiere inutili tentativi di "cloroformizzazione".
webmaster Fabio D'Alfonso