A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO


 

 

COLLOQUIO CON L'AMBASCIATORE BRITANNICO

 

Roma, 19 febbraio 1938 - XVI


L'Ambasciatore Lord Perth mi ha detto che non aveva avuto ancora nessuna istruzione in merito alle eventuali conversazioni italo-inglesi, ma che invece doveva richiamare con urgenza l'attenzione del Governo Fascista sulla questione di due posti militari italiani stabilitisi entro il territorio del Kenya e del Sudan da alcuni mesi e dei quali il Governo britannico chiedeva "l'immediaio ritiro". Lasciava in proposito una Nota Verbale scritta.
Ho detto all'Ambasciatore che assumerò le informazioni del caso, ed avendogli fatto rimarcare, in forma incidentale, che mi sembrava che troppo grande importanza venisse attribuita alla cosa, l'Ambasciatore mi ha detto che anche egli si sarebbe limitato a trasmettere la richiesta agli Uffici del Ministero se non avesse ricevuto dirette e personali istruzioni dal Segretario di Stato di presentare la protesta personalmente e di usare la formula adottata. Tanto credo utile riferire poiché può forse avere un notevole significato, essendosi ciò verificato il giorno dopo dei colloqui Grandi-Chamberlain-Eden.
Prima di ritirarsi l'Ambasciatore britannico mi ha domandato se avessi avuto notizie relative ai colloqui di ieri e circa L'eventuale inizio delle conversazioni. Lo ho molto succintamente informato di quanto ci era stato riferito da Grandi. Lord Perth ha confermato il suo desiderio di poter presto iniziare le trattative, desiderio che in questi ultimi tempi mi ha sempre calorosamente ripetuto.



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