A settanta anni dalla loro redazione ecco per
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ALTRO COLLOQUIO CON LORD PERTH
Roma, 22 febbraio 1938 - XVI
Ho ricevuto l'Ambasciatore Lord Perth, il quale, alla vigilia della sua partenza
per Londra, ove è stato chiamato per ricevere istruzioni relative al
prossimo inizio delle conversazioni anglo-italiane, ha voluto prendere contatto
diretto con me per esprimere la sua soddisfazione per la situazione che si è
creata e che lui da molto tempo auspicava.
Mi ha chiesto, in via assolutamente personale e preliminare, se avessi alcuni
suggerimenti da fare relativi all'agenda delle prossime conversazioni. Per parte
sua riteneva che gli argomenti di discussione avrebbero dovuto essere quelli
noti. Gli ho risposto che concordavo con lui. Gli stessi argomenti di discussione
al momento del gentlemen's agreement potevano formare oggetto di esame, tranne
alcuni che nel frattempo si erano esauriti, come il problema delle Baleari,
ed altri, quale il problema della Spagna, che erano stati trasferiti ad altra
sede. Naturalmente da parte italiana veniva aggiunta la questione del riconoscimento
giuridico dell'Impero.
Lord Perth si è dichiarato d'accordo ed ha fatto riserva di aggiungere
argomenti eventualmente suggeriti da Londra quali, ad esempio, i rinforzi militari
della Libia.
Alla fine delle discussioni, Lord Perth prevede che il miglior modo per dare
forma concreta all'accordo dovrebbe essere la redazione di un processo verbale,
analogo a quello firmato a Berlino tra me e Neurath. In linea di massima mi
sono dichiarato anch'io favorevole a tale forma di documento.
Lord Perth, che parte stasera per Londra, prevede di essere di ritorno martedì
o mercoledì della prossima settimana e desidera, in base alle istruzioni
del suo Governo, iniziare subito i colloqui.
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webmaster Fabio D'Alfonso