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APRILE 1938
CONSEGUENZE DELL'ANSCHLUSS IN JUGOSLAVIA
Roma, 15 aprile 1938 - XVI
Ho avuto un colloquio col Ministro Christic di ritorno da Belgrado. A nome di
Stoiadinovic ha tenuto a ringraziare per l'Esposizione d'Arte che ha avuto un
successo superiore ad ogni previsione e che ha molto contribuito a rendere popolare
l'amicizia verso L'Italia. Christic afferma che in realtà egli stesso
ha rimarcato in questi ultimi mesi che sotto l'impressione dei recenti avvenimenti
politici l'opinione pubblica jugoslava si è orientata con la piú
netta e convinta simpatia verso il nostro Paese.
Stoiadinovic desidera nell'estate prossima incontrarsi con me: per far ciò
conta venire a passare qualche giorno a Venezia o in un'altra spiaggia italiana,
al fine di dare all'incontro il carattere di assoluta spontaneità.
L'Anschluss non ha portato turbamento sensibile nella vita politica jugoslava,
benché l'opinione pubblica ne abbia sentito un fortissimo contraccolpo,
neutralizzato in parte dall'esistenza della intesa con l'Italia. Stoiadinovic
personalmente prevedeva la cosa da molto tempo ed è del tutto tranquillo
circa le intenzioni tedesche: almeno per un periodo di tempo da considerarsi
rilevante in una valutazione politica se non storica. Anche in occasione del
suo ultimo viaggio a Berlino, ebbe agio di sentirsi ripetere dal Führer
che considerava "sacre" le frontiere tedesche con l'Italia e con la
Jugoslavia. Una certa sgradevole ripercussione si è avuta nelle minoranze
tedesche, dato che alcuni elementi píú insofferenti hanno alzato
la testa ed hanno cominciato una propaganda che la Jugoslavia non intende tollerare.
Si riconosce però che il Governo tedesco è estraneo a tale attività.
Gli Jugoslavi sono d'accordo con noi nel ritenere che il Governo tedesco non
deve però rimanere passivo di fronte a tali movimenti irredentistici
e deve con qualche gesto di energia soffocarli sul nascere.
Stoiadinovic intende continuare nel futuro la politica svolta nel passato: relazioni
di ottimo vicinato con la Germania: intesa stretta, cordiale e profonda con
l'Italia. Il Ministro di Jugoslavia, poi, ha desiderato conoscere il nostro
atteggiamento nella eventualità di un'azione tedesca nei riguardi della
Cecoslovacchia. Gli ho risposto che noi non consideriarno il problema cecoslovacco
come problerna che ci interessi direttamente, quindi non prevediamo nessun'azione
da parte nostra.
Il Ministro mi ha detto che Stoiadinovic intende armonizzare totalmente la sua
politica con la nostra e seguire una identica linea di condotta. Egli è
di avviso che 1a Germania procederà prima o poi all'annessione dei Sudeti,
che l'Ungheria e Polonia regoleranno le loro partite con Praga e che si arriverà
alla creazione di un piccolo Stato ceco a carattere neutro. Contro un tale piano
Stoiadinovic non solleva obiezioni e non intende compiere nessuna azione. Prega
di considerare tale suo punto di vista strettamente confidenziale.
Ho informato infine il Ministro Christic dei risultati raggiunti alle trattative
italo-britanniche e Christic, a nome anche del suo Governo, ha espresso le felicitazioni
per un avvenimento che la Jugoslavia considera molto utile per la pace europea.
webmaster Fabio D'Alfonso