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SECONDO COLLOQUIO CON HITLER
Berchtesgaden, 13 agosto 1939 - XVII, ore 11,30 - 12
Hitler domanda se ho qualcosa da dire. Lo ringrazio ma rispondo che attendo
di conoscere le sue decisioni. Allora Hitler prende la parola per dirmi che
dopo una lunga riflessione egli non ritiene conveniente fare alcun comunicato
sull'incontro di Salisburgo. "Ciò lascia le mani piú libere
per qualsiasi decisione o qualsiasi soluzione." Ripete quanto piú
o meno ha detto il giorno precedente circa la necessità di risolvere
in modo totalitario il conflitto con la Polonia. Gli incidenti si ripetono e
si moltiplicano. Il prestigio e l'onore tedesco ne sono scossi. Ogni ritardo
è dannoso oltre che da un punto di vista politico anche da un punto di
vista militare. Gli obiettivi dell'azione contro la Polonia sono ormai fissi
nella sua mente. Il popolo tedesco ha bisogno di assicurarsi quello spazio e
quei mezzi che garantiscono la sua vita. L'azione contro la Polonia prova quale
sia la vera direttrice di marcia del popolo tedesco. L'Italia, che invece è
per la sua posizione geografica la Nazione dominante nel Mediterraneo, dovrà
sulle sponde di questo mare affermare e allargare il suo impero. Non vi sono
possibilità di contrasto fra i due imperialismi. Ricorda che anche Bismarck
scrisse una lettera a Mazzini per affermare questa verità.
La Germania agirà quanto prima contro la Polonia. L'azione sarà
rapida, decisiva, implacabile. Le Potenze occidentali non interverranno. E se,
per un'ipotesi ch'egli calcola assurda, le Potenze occidentali dovessero intervenire,
questo significa che "esse avevano ormai deciso la lotta all'Asse e che
anche senza l'attacco tedesco alla Polonia non avrebbero lasciato trascorrere
quegli anni di preparazione che potevano apparire utili all'Italia ed alla Germania".
Prendo atto di queste asserzioni del Führer e domando qualora egli possa
e voglia dirmelo, quando avrà inizio l'azione.
Hitler dice che ciò non è ancora fissato. Comunque tutto è
pronto e se l'azione dovesse cominciare in seguito ad un incidente grave, ciò
potrebbe aver luogo in qualsiasi momento. Se invece l'azione avrà un'altra
origine, si può pensare che sia un po' piú tardi. Termine ultimo
per l'inizio delle operazioni; la fine di agosto. Come ultima ipotesi per sostenere
l'attacco, e in mancanza di altre occasioni, egli considererà grave uno
dei tanti incidenti locali che quotidianamente si producono a Danzica e nel
Corridoio. Qualsiasi ritardo non sarebbe possibile dato che lo Stato Maggiore
tedesco ritiene necessario da quattro a sei settimane per liquidare militarmente
la questione polacca e dato che, a partire dal 15 ottobre, la nebbia e il fango
rendono impraticabili strade e aeroporti del fronte polacco. Dice di non avere
altre comunicazioni da farmi.
La conversazione ha termine con un cordiale scambio di saluti. Hitler tiene
a ripetermi piú volte il suo desiderio di incontrarsi col Capo del Governo,
ma non mi accenna a questioni politiche e dice che "gradirebbe averlo una
volta ospite alle rappresentazioni musicali di Bayreuth".
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