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DICEMBRE 1939
LETTERA AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DI GRAN BRETAGNA
Roma, 3 dicembre 1939 - XVIII
N. 8311
Caro Lord Halifax,
ho molto apprezzato la Vostra lettera del 25 novembre e sono lieto di assicurarVi
che io cordialmente ricambio i vostri sentimenti. Con Sir Percy Loraine ho già
ripreso le conversazioni sulle questioni che interessano i nostri due Governi,
ed ho la sincera convinzione che questi scambi di idee continueranno in quello
stesso spirito di fiducia che li ha finora caratterizzati.
In questo spirito, e seguendo il vostro suggerimento di una amichevole collaborazione
fra noi, io desidero attirare la vostra personale attenzione sopra una questione
che io considero molto seria ed urgente.
Voi siete certamente al corrente delle gravi difficoltà che le nostre
navi mercantili incontrano in conseguenza del controllo francese ed inglese
sul mare. Queste difficoltà erano fino ad un certo punto prevedute da
noi fin dall'inizio delle ostilità; e per attenuarle e per evitare attriti
e incidenti, noi ci siamo mostrati disposti fin da allora a cooperare con le
Autorità britanniche ed abbiamo accolto favorevolmente le vostre proposte,
particolarmente per quel che riguarda l'approdo volontario delle navi ai porti
di controllo. Questo era stato fatto da parte nostra e vostra con la chiara
intesa di rendere le operazioni di controllo più facili e più
rapide. Ma devo dire che i risultati sono stati finora estremamente insoddisfacenti.
Le nostre navi che sono andate spontaneamente o che sono state dirottate nei
vostri porti, sono state o sono trattenute in questi porti per un periodo molto
maggiore di quello che può essere considerato come ragionevole e necessario,
e la procedura delle visite di controllo è andata assumendo un carattere
che io non esito a definire come vessatorio.
Vi accludo qui una lista delle nostre navi che sono state trattenute per periodi
più o meno lunghi nei vostri porti, e voi stesso potrete constatare che
la detenzione di queste navi è durata sempre vari giorni e spesso qualche
settimana. Voi vi rendete certamente conto dei gravi danni che questi ritardi
importano per la nostra navigazione e per il nostro commercio e financo per
i nostri rifornimenti normali e io ritengo necessario mettere in rilievo questi
fatti. Ma desidero richiamare la Vostra particolare attenzione sulla gravità
di questa questione e sulla irritazione che questi danni e gli ostacoli frapposti
al nostro commercio stanno causando nell'opinione pubblica italiana, e la sfavorevole
reazione che essi hanno sulle relazioni italo-britanniche. Io ritengo che questo
debba essere evitato, e sono sicuro che voi dividete la mia opinione, e che
la nostra collaborazione - alla quale tanto Voi che io attribuiamo una grande
importanza - permetterà di regolare questa questione in maniera soddisfacente.
Con rinnovati ringraziamenti per la Vostra lettera, credetemi, mio caro Lord
Halifax.
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