A settanta anni dalla loro redazione ecco per
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LETTERA A VINCI GIGLIUCCI, MINISTRO A BUDAPEST
N. 8750
Roma, 22 dicembre 1939 - XVIII
Caro Vinci,
malgrado gli intensi e drammatici avvenimenti di questi ultimi mesi, che hanno
dirette ripercussioni sull'Europa balcanico-danubiana, è molto tempo
che non avvengono incontri né diretti scambi di vedute tra i dirigenti
italiani e quelli ungheresi. È vero d'altra parte che gli ungheresi non
hanno mai cessato dall'esprimere, in varie forme, il loro desiderio di mantenersi
con noi in stretto contatto c collegamento.
Come tu sai ho declinato, per ovvi motivi, l'invito recentemente rivoltomi da
Horthy per una caccia in Ungheria. Sarebbe però opportuno che Csàky,
prendendo pretesto dalla necessità di trascorrere alcuni giorni in riposo,
venisse a Venezia ai primi di gennaio. In tal modo io potrei, come casualmente,
approfittare della sua presenza in Italia per avere con lui un incontro di due
o tre giorni, necessario ad un esame diretto della situazione.
Esprimiti in tal senso, mantenendo per ora la massima riservatezza sull'argomento
e telegrafa l'esito della tua conversazione. Molti cordiali saluti.
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webmaster Fabio D'Alfonso