A settanta anni dalla loro redazione ecco per
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FEBBRAIO 1940
LETTERA ALL'AMBASCIATORE A BERLINO ATTOLICO
Roma, 24 febbraio 1940 - XVIII
N. 1-1358
Strettamente personale
Caro Attolico,
l'appunto di Teucci sulla sua conversazione con Göring, che hai trasmesso
con tuo rapporto n. 1500 del 17 corrente, è stato letto qui con molto
interesse e ne sono stati rilevati i passaggi di maggior rilievo.
In uno di essi viene riferito che Göring avrebbe supposto in primo tempo,
che la non belligeranza italiana venne decisa per "forti pressioni di carattere
interno."
Lo stesso Göring - come riferisce successivamente Teucci - ha poi mutato
opinione. Non sarà tuttavia inopportuno che tu, ed eventualmente Teucci
ripresentandosene l'occasione - troviate modo di ribadire con Göring che
i motivi della nostra non belligeranza sono - come egli sa - di ordine puramente
militare. Ciò che d'altra parte non ha impedito e non impedisce il permanere
di quei rapporti di intima amicizia che uniscono i due Paesi e dei quali nei
limiti delle nostre possibilità veniamo dando continuamente prova alla
Germania.
Gradirò a suo tempo un cenno da parte tua sul seguito che avrai dato
a questa mia segnalazione.
Molti cordiali saluti.
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