Etnografia


 

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Il lavoro, fatica, ambienti
 
 


Pasqualina, Libera e Michele. Salute!


Bianchina e Monachella, le due splendide mucche marchigiana e brunalpina mentre tirano l'aratro condotto dal gualano

donna che lavora, anni '50

aratro moderno per buoi, in metallo


1976. Zi Rusina Pisc'tigli che è la mamma di Annita Cilluott', Zi 'Ddul'rata e zì Sabbella tornano dalla raccolta delle olive


tipica casella coperta di lisce, di antico profumo sannita


quanto costa al kilo, secondo voi, il grano che raccoglie questo contadino?


In cima alla trebbia Giacinto Martella, fu Antonio Liorda, con il fazzoletto in testa. Ha in mano un manocchio da scugnare. Questo modello di trebbia è vecchio modello, senza elevatore automatico dei covoni, questi venivano sollevati a mano, con la forca

Ma il Molise fin dal secolo VI e VII e' stato soggetto a flussi migratori di Zingari di origine Levantina, che si stabilirono nel basso Molise, tra il Biferno ed il Fortore.
Verso la fine del secolo XIII si ebbe una forte immigrazione serbo-dalmata, detta degli Schiavoni, per iniziativa dell'ordine Gerolomitano, dettata dalla necessità di mettere a coltura grandi possedimenti latifondiari sia di proprieta' degli ordini religiosi, che nobili. Spinta dall'invasione ottomana, a questa si sovrappose nel 1461 la forte immigrazione albanese che giunse al seguito di Giorgio Castriota Skanderberg, per aiutare Ferrante d'Aragona. Questi edificarono Ururi.
Nelle arti visive, importante fu il contributo di Ciriaco Brunetti e Paolo Gamba, entrambi allievi a Napoli di Francesco Solimena, attivo egli stesso anche in regione;


dettaglio cinghie trebbia


Il 21 Settembre 1806 Giuseppe Napoleone firmava un decreto con il quale cercava di dare al Molise una identita' piu' netta. Veniva separato dai territori campani e pugliesi, che avevano caratteristiche etnico economiche leggermente diverse. Campobasso diventa sede di Intendenza e Isernia di Sottointendenza. Pare che ad influire su questa decisione del Bonaparte siano stati Vincenzo Cuoco e Giuseppe Zurlo,essendo essi in rapporto con Francesco Ricciardi segretario di Stato nel governo francese a Napoli. Nel 1807 Gioacchino Murat amplia i confini aggregando Larino. La conformazione geografica definitiva si realizza invece con il decreto Luogotenenziale del Principe Eugenio di Savoia-Carignano il 17 febbraio 1861, che vi aggrega anche il comune di Venafro, ma viene unito all'Abruzzo con cui rimase fino al 1963, anno in cui e' dichiarata regione autonoma con capoluogo Campobasso. Nel 1970 e' costituita la provincia di Isernia.


sguardi a Macchia D'Isernia


Francisco davanti casa. Aalle sue spalle galline, gabbia con i pulcini; appesi a un pizzuco infilato al muro due amigliari per appendere per i piedi il porco dopo essere stato scannato; più a destra, rotondo, una grossa mina di legno adoprata per raccogliere le sementi, o metterci il pranzo da portare in campagna


a sinistra foto veniamo una reglia di manuocchi (i covoni). Il contadino ne ha fatto un carico sul somaro adagiando i singoli manuocchi dentro due grosse ceste in rami di vetica le caiole.


Ru Barone, grande cascina nei pressi del fiume Cavaliere


ru s'ctigli', lo stiglio, tipico modo di conservare il fieno ammucchiandolo e pressandolo attorno ad un palo


le cioce del contadino


le donne scamano dopo la piccola trebbia col frusto


si scama la pula


 
 


rastrelli. zappe. scure, bidenti


fabbro con in mano un campanaccio

ciuco invardato con una coppia di caiole cariche di manocchi


interno fucina


forche, vanga, campanaccio, rastrelli, zappe, bidenti

Un mietitore in una processione della Madonna: grembiule in cuoio, cannelle per protezione delle dita dalla falce, paglietta.


stanchezza di fine millennio...