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Pietre di Fiume
di
Eliodoro Pirone



Presentazione:
"In questo secondo libro Pietre di fiume, come già nel primo Grano e gramigna continua la memoria storica e visiva di Pettoranello nel suo insieme: la Pettoranello residente e quella negli Stati Uniti soprattutto a Prin-ceton, che, in Eliodoro Pirone trova il suo cantore, il suo testimone.
L'ambientazione costituisce una specifica struttura nel modello narrativo di Eliodoro Pirone. Ciò significa che il lettore viene preparato, introdotto, come in una sala di accoglienza, prima di iniziare il viaggio. Il lettore capisce subito dove si trova. E' un pregio di non poco conto. Un altro aspetto riguarda il recupero di parole dialettali che sono come sassi nel letto del fiume. Una specie di segreto nel racconto di Una stella per ricorda-re. E qui, parafrasando, debbo dire che non è la piazza che cela con nobiltà e gelosia, ancor oggi, un segreto di guerra. E la memoria di Pirone è la memoria di tutti i cittadini di Pettoranello del Molise; una memoria che tramanda, che affida il messaggio scritto di Pettoranello del Molise ai Racconti di Colle Jaceci. Non più nascosti nel letto del fiume, come pietre."

Estratto:
"E il fiume scorreva allegro e canoro...
l'acqua fresca e chiara sciabordava sui greti
verdeggianti all'ombra dei salici
e, a girotondo nei vortici,
con le pietre rilucenti dal fondo
a mulinello giocava.
Tralucevan fra i massi i gamberi,
al tremolar dell'acqua cristallina,
sventagliando nervosi
le code, immote le chele
agli scabri fondali appigliate.
Dai bassi declivi, sfuggendo agli agguati,
sgusciavan le anguille,
guizzi d'amore accendendo fra rivoli e fiottìi
e tuffi improvvisi di fecondazioni nuziali
nei paradisi di pozze profonde.
E il fiume scorreva, scorreva, scorreva...
allegro e canoro!"
 

Pietre di Fiume (pirone.zip, Winword 6.0, dimensione 259 K)


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