Archiviodiario - diary
 
 
NEWPORT 9/7/2000 
ARRIVO E PARTENZA
Si procede a motore, il vento contrario non permette di issare nemmeno una vela a riva del Vespucci. Con tutta la sovrastruttura velica inutilizzata la nave marcia spedita con rotta 065°, verso Newport. 
 

Dal camerino a poppavia della Nave, dove mi trovo nel reparto Ufficiali, si sentono nello scafo rumori e sibili che sembra di stare non su una nave ma su un treno, di quelli veloci però. 
 

Par di sentire lo strofinio prodotto sulle rotaie; lo sbattere delle onde procura lo stesso ripetitivo passaggio dei vagoni sulle traversine e pure il ritmo del motore trasmesso alle pale dell'elica assomiglia al fischio azionato dai locomotori ai passaggi a livello. 
 
 

Insomma "la nave più bella del mondo" si presta al più estremo ed immaginario senso di trasformismo. 
E così in effetti succede. Infatti dopo 170 miglia percorse da New York si arriva in rada a Newport e... giusto il tempo di buttare l'ancora che sul Vespucci i marinai in coperta sono al lavoro issando la "tenda dello sceicco"  sopra il ponte e poi sul cassero. Cuochi e pasticcieri sono  all'opera per gli ultimi ritocchi culinari, la sosta prevede un importante ricevimento a bordo: gli allievi sono al posto di lavaggio generale e gli ottoni vengono tirati a lucido. Come sempre la nave Vespucci, una volta ferma, tira fuori il meglio di se stessa e nello splendore dei suoi legni pregiati tutto risalta per un'altra importante missione della Nave: quella di esercitare le funzioni di Ambasciatrice, rappresentare l'italianità nel mondo e, per trasformarsi nel "Grand Hotel" del mare, si esibisce con la livrea. 
 
 
 

Mentre fervono i preparativi ed anche il rifornimento dei combustibili, la Nave viene circondata da un'innumerevole numero di imbarcazioni a vela e a motore di ogni tipo. Oggi è domenica, ci sono le regate e la baya di Newport è uno dei più famosi luoghi per il mondo della vela. Ma ecco che nel primo pomeriggio risalta una notizia: ci sarà sul Vespucci il festeggiamento per il compleanno di Patrick Kennedy. 
 

Dopo una lunga attesa arrivano finalmente i primi invitati su un battello coperto; una rappresentanza della comunità italiana di Newport, con il Console italiano onorario, gli addetti Navali e in seguito, a bordo di  una motovedetta della Coast Guard statunitense, sale a bordo  il rampollo della importante dinastia, il figlio del vecchio senatore Ted. 
 
 

E' un giovane di 34 anni, rossiccio di capelli ed informale nei modi che ha subito salutato in allegria l'equipaggio del Vespucci ed il Comandante Ugo Bertelli, tutti in divisa ordinaria per l'occasione. 
 
 
 
 

Siamo nello Stato del Massachusetts dove il rampollo dei Kennedy, entrato in politica, si presenterà per essere eletto Senatore. 
Un ricevimento, cordiale, fraterno, simpatico ed alla mano, con tanto di taglio della torta dedicata a Newport e all'Italia, nel Terzo millennio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Tante foto ricordo scattate con il giovane Patrick da parte di tutto l'equipaggio, poi non potendo far a meno di elogiare la bellezza della nave Patrick Kennedy si dice ben lieto, se fosse possibile un giorno, di voler comprare per primo la Nave; in seguito fa i saluti per tutti e per l'Italia! 
Subito dopo e all'istante mentre l'ultimo ospite scendeva di bordo, il Comando della Nave già ordinava il levare le ancore. 
 
 

Il Vespucci, nel suo abituale trasformismo, è pronto a riprendere immediatamente la navigazione con l'assetto del mare, in perfetto tempismo ed efficienza, 
Boston l'attende. 


 
 

 
 
 

     DATI NAUTICI  Newport 9-7-2000
     LAT. 41°29' 12" N 
     LONG 071° 20' 6" W 


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