MNEMOTECNICA:
LA MEMORIA

di Paolo Viola


 

CONCENTRAZIONE e RILASSAMENTO FISICO e MENTALE
Per potenziare la memoria e per un apprendimento efficace è indispensabile imparare a rilassarsi (sia mentalmente che fisicamente), condizione questa necessaria per favorire una buona concentrazione e memorizzazione.

COME FUNZIONA LA MEMORIA
In ogni individuo esiste una memoria di tipo cognitivo ed una di tipo emotivo. Queste due memorie diverse sono attivate da due zone altrettanto diverse del cervello: l’amigdala (memoria emotiva), e l’ippocampo (memoria cognitiva). Mentre l’ippocampo ricorda i fatti nudi e crudi, l’amigdala (sede del sistema limbico, la zona del cervello dove nascono le emozioni) ne trattiene, per così dire, il sapore emozionale.
Per fare un esempio: l’ippocampo è fondamentale per riconoscere in un volto quello di tua cugina. Ma è l’amigdala a voler puntualizzare che ti è proprio antipatica.

LA MEMORIA PROCEDURALE
Esiste nell’individuo una conoscenza che riguarda il saper fare, come andare in bicicletta o guidare l’automobile che appartiene alla memoria procedurale ed è ben difficile tradurre in termini linguistici. Un esempio? Potreste mai apprendere in astratto a guidare la bicicletta o l’auto? E’ possibile tradurre in parole l’esperienza del nuoto?

LA MEMORIA SEMANTICA E LA SUA LOGICA
Riguarda il modo in cui la nostra conoscenza della realtà e del mondo circostante è rappresentata nel cervello. La memoria semantica, cioè il modo in cui definiamo ogni aspetto della realtà e i suoi significati, dipende anche dal modo attivo col quale esploriamo il mondo, il che può risultarci utile per potenziare alcuni aspetti della memoria.

LA MEMORIA AUTOBIOGRAFICA
È il modo in cui la mente costruisce il romanzo della nostra vita. Essa è suddivisa in 3 diversi tipi di “strutture” autobiografiche:
I periodi della nostra vita
Gli eventi a carattere generale
I singoli episodi (o ricordi personali).

MEMORIA BREVE O A LUNGO TERMINE
Perché nella nostra mente un particolare ricordo può conservarsi inalterato per l’intero arco della vita o viceversa durare soltanto alcuni minuti? Quali sono i fattori determinanti che fissano il ricordo nella memoria a “lungo termine”?
Semplificando possiamo dire che i ricordi, incasellati nella memoria a lungo termine, sono costituiti da una componente emotiva. Un esempio: ricordate ancora il colore degli occhi del vostro primo amore?

MEMORIA E ATTENZIONE
L’intensità di un ricordo dipende dall’attenzione che abbiamo prestato a quella particolare esperienza.
Prestare attenzione è un aspetto fondamentale della memoria e molte nostre incapacità dipendono dal fatto che l’attenzione è stata labile oppure che eravamo distratti. Pensate ad un party. Vi è mai accaduto di presentarvi 2 volte di seguito a una stessa persona? Oppure d’incontrare dopo qualche giorno uno dei partecipanti al party e di avere la sensazione di conoscerlo senza però essere in grado di collocarlo nella casella giusta della vostra memoria?

IL POTERE DELLE IMMAGINI VISIVE
La memoria visiva ha la meglio sulla capacità della mente di arrivare a riconoscere e contestualizzare un ricordo: tenete conto che l’80-85% della memoria umana è visiva. Infatti gli stimoli visivi hanno una presa notevole sulla nostra mente. Essi ci dicono che ciò che vediamo è “vero”.
Tuttavia, il fatto che anche le immagini visive siano prodotte e incasellate nella stessa parte del cervello che decodifica gli stimoli visivi, dà loro notevole potere, tant’è che gran parte della dimensione soggettiva delle nostre memorie corrisponde a immagini visive.
Sin da bambini apprendiamo quando siamo in grado di rappresentare concetti astratti con immagini concrete: ad esempio, superman può rappresentare un’immagine visiva della forza. Anche per gli adulti un concetto astratto può essere memorizzato in maniera facile se viene rappresentato da un’immagine visiva.
Immaginare e visualizzare sono due attività della mente che è possibile potenziare attraverso una ginnastica mentale molto utile quando si tratta di registrare informazioni attraverso “agganci” di tipo visivo.

LA MEMORIA ASSOCIATIVA
Nel processo di memorizzazione, la nostra mente è agevolata dalla capacità di associare informazioni. Ciò consente di ricordare nel tempo “episodi” della nostra vita attraverso associazioni di tipo “inconscio”.
Nel corso si può apprendere come utilizzare la nostra memoria associativa in modo cosciente, sfruttando il funzionamento naturale della mente.

LA MEMORIA EMOTIVA
La memoria tende ad eliminare gli stimoli che non hanno generato emozione, mentre imprime nel tempo, in maniera più o meno nitida e a volte in maniera indelebile, ricordi (immagini, volti, episodi) che hanno provocato un’emozione intensa. Nel corso si spiega come dare un contenuto emotivo a qualunque tipo di informazione ci interessi ricordare in maniera duratura, attraverso l’uso dell’immaginazione e della creatività.

TECNICA DI MEMORIZZAZIONE DI TIPO LINEARE
È una tecnica che utilizza con semplicità l’enorme potenziale offerto contemporaneamente dalla memoria visiva, associativa ed emotiva per memorizzare seguente interminabili di parole, concetti episodi, immagini o qualunque informazione che vogliamo ricordare.

CONVERSIONE FONETICA DI LEIBNITZ
È una tecnica fondamentale per chiunque voglia potenziare la memoria al fine di memorizzare qualunque informazione di tipo numerico (un numero di un telefono, un articolo del codice civile o penale, una data storica o semplicemente il codice del proprio bancomat ecc.).
Grazie alla conversione fonetica è oggi possibile dare un’immagine concreta a qualsiasi cifra e quindi renderla infinitamente più memorizzabile. Grazie alla conversione fonetica ideata dal famoso filosofo tedesco Leibnitz è possibile organizzare le informazioni attraverso la creazione di un Archivio Mentale Numerico.
Per fare un paragone, questa tecnica può essere considerata importante come lo è lo spartito musicale per un musicista.

LO SCHEDARIO MNEMONICO MENTALE
È un vero e proprio Archivio della mente. Utilizzando questo schedario mentale si è in grado d’incasellare qualsiasi tipo di informazione, legandola ad una immagine mentale ordinata (una sorta di stampelle numerate dove agganciare l’informazione), cosicché è possibile richiamare qualunque informazione in modo organizzato, sapendo sempre esattamente quale cassetto aprire. I risultati in questo senso sono sbalorditivi.

ALFABETO VISIVO
È possibile tradurre ogni lettera dell’alfabeto in un’immagine utile per associarla a qualunque informazione.
Le applicazioni pratiche sono infinite, ad esempio si può utilizzare l’Alfabeto visivo come archivio mentale o come possibilità ulteriore per scendere ad un altro livello di profondità nell’uso dell’archivio mentale numerico.

CICLI DI MEMORIZZAZIONE DI:
numeri, formule, concetti, date, termini scientifici, lingue straniere, testi, discorsi, relazioni ecc..
Applicazioni pratiche
Test di valutazione finale         


Paolo Viola: la biografia di un esperto


 
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