Proposta di
Spettacoli Teatrali
"PIRANDELLANDO"
Regia di Nando Sessa
Monologhi, brani di romanzi ed atti unici tratti dalle opere più
note e rappresentate di Luigi Pirandello sono montati a mò
di unico spettacolo teatrale articolate in due tempi per la durata complessiva
di due ore.
Lo stesso Pirandello, interpretato con voce fuori campo,
narrerà se stesso, le angosce, le emozioni ed i sentimenti che segnarono
nel bene e nel male la sua stupenda vita letteraria da vederlo insignito
del Premio Nobel.
I testi scelti con scrupolosa attenzione e con mirato fine artistico,
sono intervallati e cuciti dalla voce fuori campo che simboleggerà
un Pirandello ancora vivo, culturalmente parlando.
Il tutto è stato curato e diretto da Nando Sessa, che sarà
anche in scena, interprete dell'atto unico finale.
"SHAKESPEARE & PIRANDELLO"
regia, Nando Gazzolo, Nando Sessa;
Lo spettacolo, articolato in due tempi, vede i protagonisti interpretare monologhi, brani ed atti unici dei due grandi drammaturghi che con alti momenti di cultura teatrale ci faranno rivisitare i drammi e le angosce che furono attuali in quel tempo, lo sono tutt'oggi e lo saranno in ogni tempo.
Interpreti:
Nando Gazzolo, Nando Sessa.
"L'AVARO"
di Moliere
Adattamento e regia di Nando Sessa
Una delle opere più note e rappresentate del grande drammaturgo
francese è stata rivisitata ed adattata da Nando Sessa, che ne ha
curato anche la regia. L'adattamento ha comportato una trasposizione temporale
di circa due secoli più avanti, andando a collocare l'opera nel
1820.
L'azione non si svolge più in Francia ma a Napoli. Una Napoli
che nel 1820 era colorata di borbonico, ma che per altri versi subiva nell'architettura
dello stile il fascino francese; ed ecco perché vedremo una scenografia
dove si miscelano espressioni neoclassiche, borboniche e Impero.
La contaminazione del dialetto napoletano con la lingua italiana rende
ancor più gradevole lo spettacolo, dandogli una verve più
sobria e brillante, senza trascurare però gli alti contenuti culturali
e la trama che il grande Moliere dettò.