L'Antisemitismo del Partito Nazionalsocialista

di Roberto Colella

 

"Non vi illudete di poter combattere una malattia senza rimuovere la sua causa organica, cioè senza distruggere il bacillo, e non vi illudete di poter combattere la tabe razziale senza liberare prima il popolo dalla causa organica di questa tabe razziale. L'influenza del giudaismo non verrà mai meno ad essa continuerà ad avvelenare la nazione fino a che la causa organica, l'ebreo, non verrà rimossa dal nostro seno".
Adolf Hitler agosto 1920

"L'ebreo, perfettamente conscio del suo fin, continua a percorrere con volontà la sua strada di fronte ai milioni di borghesi e proletari tedeschi, che nella maggior parte, per pigrizia, ignavia e scemenza, vanno verso la loro distruzione. Perciò un partito comandato da lui non può fare altri interessi che i suoi, interessi che non hanno niente a che vedere con i problemi dei popoli arii". (Mein Kampf)

"Si consideri i continui soprusi e bassezze che l'ebreo compie ogni giorno contro il nostro popolo e come questo avvelenamento del sangue possa essere eliminato solo dopo secoli e forse mai. Senza pensare come questo frazionamento razziale degradi e pregi ariani del popolo tedesco, e spesso li elimini così che il nostro compito di civilizzazione va sempre diminuendo fino ad eguagliare la situazione, almeno nelle nostre città più importanti, che v'è oggi nell'Italia del Sud. E questa lenta morte, di cui non è cosciente il popolo tedesco, è proprio causata dall'ebreo. Sistematicamente queste sanguisughe del popolo traviano le nostre bionde e inesperte fanciulle, distruggendo qualcosa di irreparabile". (Mein Kampf)



Parole davvero raccapriccianti che di lì a poco condurranno al più grande genocidio mai scritto nella storia dell'umanità.


ORDINANZA DELLA DIREZIONE DEL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA
DEL 28 MARZO 1933 PER LA CAMPAGNA ANTISEMITICA

1) In ogni sezione ed in ogni branca dell'organizzazione del Partito debbono essere costituiti dei comitati d'azione per l'esecuzione pratica e pianificata del boicottaggio contro i negozi ebrei, le merci ebree, i medici e gli avvocati ebrei. I comitati d'azione si assumono la responsabilità che il boicottaggio non colpisca alcun innocente, ma con tanto maggior durezza i colpevoli.
2) I comitati d'azione sono responsabili affinchè non venga arrecato danno alcuno agli stranieri, di qualsiasi confessione, origine o razza che siano. Il boicottaggio è una misura puramente difensiva rivolta esclusivamente contro gli ebrei tedeschi.
3) I comitati d'azione debbono immediatamente far si che il boicottaggio, attraverso un'azione di propaganda, diventi un fatto popolare. Principio fondamentale: nessun tedesco farà più le sue compere in un negozio ebreo né farà più stimare le sue merci da un ebreo o dai suoi agenti. Il boicottaggio deve essere generale, deve essere fatto da tutto il popolo e deve colpire gli ebrei nel punto più sensibile.
4) Nei casi dubbi occorre sospendere il boicottaggio contro certi negozi finchè il Comitato Centrale di Monaco non emanerà un ordine in senso contrario. Presidente del Comitato Centrale è il camerata Streicher.
5) I comitati d'azione provvederanno ad una rigorosa vigilanza affinchè i giornali partecipino a questa campagna intesa a smascherare la propaganda di odio che gli ebrei stanno conducendo all'estero. Quei giornali che non parteciperanno a questa azione o vi parteciperanno solo limitatamente non dovranno per il momento più entrare nelle case dei veri tedeschi. Nessun tedesco e nessun negozio tedesco deve servirsi di questi giornali per la propria pubblicità. Essi debbono subire apertamente il disprezzo poiché scrivono per gli uomini di razza ebraica ma non per il popolo tedesco.
6) I comitati d'azione, assieme alle organizzazioni di cellula del Partito nelle fabbriche, dovranno diffondere nella fabbrica la propaganda atta a svelare le conseguenze della campagna di odio ebraica per il lavoro tedesco e per il lavoratore tedesco ed in particolare dovranno spiegare ai lavoratori la necessità del boicottaggio su scala nazionale come misura di difesa per proteggere il lavoro tedesco.
7) I comitati d'azione dovranno spingersi anche nel più piccolo villaggio di contadini per colpire i commercianti ebrei soprattutto nelle campagne. Occorre sempre insistere sul principio che si tratta di una misura di difesa che siamo stati costretti a prendere.
8) Il boicottaggio non dovrà frazionarsi in azioni dispersive, ma essere massiccio e frontale; in tal senso occorre immediatamente fare i necessari preparativi. Le S.A. e le S.S. riceveranno l'ordine di appostarsi dinanzi ai negozi ebrei dal momento in cui l'azione di boicottaggio avrà inizio per avvertire la popolazione di non entrare in quei negozi. L'inizio del boicottaggio dovrà essere comunicato attraverso dei manifesti morali, attraverso la stampa, volantini ecc. Il boicottaggio avrà inizio con la massima efficacia sabato 1 aprile alle ore dieci antimeridiane e verrà proseguito sino all'ordine di sospensione che verrà emanato dalla direzione del Partito.
9) I comitati d'azione organizzeranno immediatamente in decine di migliaia di comizi, anche nel più piccolo villaggio, un'azione per richiedere l'introduzione di un numerus clausus di ebrei occupati per tutte le professioni, corrispondente alla percentuale che gli ebrei occupano nel numero complessivo del popolo tedesco. Per accrescere la forza d'urto di questa azione, questa richiesta per ora deve essere limitata a tre campi: a) la frequenza delle scuole medie e superiori, b) la professione medica, c) la professione di avvocato.
10) I comitati d'azione avranno inoltre il compito di far sì che tutti i tedeschi che in qualche modo sono a contatto con l'estero diffondano a scopo informativo con lettere, telegrammi e telefonate, la verità secondo cui in Germania regna l'ordine e la tranquillità, che il popolo tedesco desidera soprattutto attendere al proprio lavoro nella pace e vivere in pace con il resto del mondo e che conduce questa battaglia contro la campagna di odio scatenata dagli ebrei soltanto come una misura di difesa.
11) I comitati d'azione sono responsabili affinchè tutta questa battaglia si svolga con la massima calma e disciplina. A nessun ebreo deve essere torto neppure un capello! Avremo ragione di questa campagna di odio soltanto mediante l'impeto decisivo con cui condurremo questa azione punitiva. Più che mai è necessario che tutto il Partito, come un sol uomo, segua con cieca obbedienza i suoi capi. Nazionalsocialisti, voi avete operato il miracolo di far crollare con un solo assalto lo stato sorto dalla rivoluzione di novembre. Voi condurrete a termine anche questa seconda missione nello stesso modo. Gli ebrei di tutto il mondo sappiano: il governo della rivoluzione nazionale non è sospeso nel vuoto ma è il rappresentante del popolo tedesco creatore. Chi lo attacca, attacca la Germania! Chi l'offende, offende la nazione! Chi lo combatte, ha lanciato una sfida a 65 milioni di uomini! Noi abbiamo avuto ragione degli agitatori marxisti in Germania; essi non riusciranno a piegarci anche se proseguono all'estero le loro delittuose manovre ai danni dei popoli. Nazionalsocialisti! Sabato, alle dieci in punto, gli ebrei sapranno con chi hanno a che fare.



webmaster Fabio D'Alfonso