"Attimi dell'essere"
di Giorgia Maria Pagliaro
Nota biografica
POESIE
FINALITA' AVVERSE
Aprire un libro di poesie
esige la grande responsabilità di
non pretenderne sentenze o convinzioni.
La fermezza è quella della colla che tiene la sue pagine e
dell'inchiostro che le bagna; non la si confonda con i versi
che la fantasia lascia intendere
al lettore!
MALINCONIA
La malinconia è implicitamente coinvolta
nella vita di molti uomini.
Quand'uno tra loro riesce
a liberarla, il suo pensiero si giudica
raffinato e singolare.
Può essere per noi, ciò con cui in silenzio conviviamo,
una voce tanto originale?
QUALE REATO ?
Spesso fraintendiamo le letture: ed è questo
un male?
Io invece trovo vanto in tutto ciò; mai
si apprezza qualcosa nella sua più chiara
comprensione; adoro io gli errabondi vocaboli
dell'arte, che parla in confusione, non vuol
essere capita, interpretata.
Senza spiegazioni non si arriva forse ad
amare?
E' severo e imprudente tradurne
voce la sua bocca potrebbe mangiarvi .
GRIGIO
L'inedia delle idee
mai facilmente guarisco.
Insolentire il gusto è mio difetto,
quando obbligo l'espressione
a sfamare pensieri
vacillanti.
VOGLIA DI NIENTE
In mezzo alla parole
un suono inciampa
nella pioggia.Voglia di niente.Uno sforzo di attenzione
verso il mondo non
compensa un'inesprimibile
assenza di emozioni.Voglia di niente.Il sole mostra la sua
anziana danza all'orizzonte
nelle rette di luce
che disegna.
Il mio cuore non sa osare
avventura differente
dal suo battito,
la vita vuol cantare
alle mie spalle.Voglia di niente.O forse un po' d'amore
in questa spiaggia
triste.
SOGNI N. 1
Non scongiuro
il sole perché illumini
il segreto, né ho timore che
alcuna avida mente lo scovi per rubarlo.
E' un sogno che io non posso
possedere.
Ciò mi tranquillizza riguardo alla presenza
di tutti, tutti
gli altri.
SOGNI N. 2
Io decido di
sognare
non secondo indicazione.
Forse neanche
lo decido, è per me
virtù spontanea.
La scienza non può
catalogarmi,
una diagnosi accurata mai
proporrà cura o dei motivi
alla divagazione.
Certo, potrebbe essere un'autopsia,
ma io non
sono mica
morta!
Ho lasciato l'obitorio quando
l'animo tradiva la mia vita
per qualcosa di
migliore.
NON VEDO OLTRE GLI OCCHI
Era un'opinione anche
quella che avevo delle
stelle.
Le ammiravo e volgevano conforto
alla mia tristezza singhiozzante.
Adesso non mi vien più di
guardarle,
se brillano è comunque
impercettibile la luce che
sussurrano; i miei
occhi più non vogliono
contemplare, preferire
il monte alla collina,
o la farfalla al calabrone,
nel paesaggio a cui assistono.
Non hanno attese
dalla natura, perché
non c'è magia
nelle palpebre socchiuse
verso il sogno.
E' una trama ottica di sguardi;
il pensiero giace
altrove.
SOLE
Sviene
tra gli abissi del mare e
ci illude così di sparire
per sempre.
Ma purtroppo è ben altro
a portare a noi
spavento,
poiché il buio più triste
è a ogni ora.
IDEE SMARRITE
Ho perso una poesia
in un momento che mancava
di accortezza.
Ora dispero perché
non ne ho memoria per
riscriverla, né un letto desolato
in piena notte
sa donarmi il sollievo che
con l'immaginazione
almeno cerco
di trovare.
Se ci fosse un vero mondo
oltre la carta,
non avrei sprecato
inchiostro per scoprirlo.
webmaster Fabio D'Alfonso