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Sono stati chiamati: I gran cerimonieri, i Paladini, i Palafrenieri
del Regime, i Traditori. Erano coloro che del Duce conoscevano le virtu’,
i segreti, i vizi, la ferocia.
Erano i grandi Gerarchi, i manipolatori, gli uomini che hanno fatto
il Ventennio.
Molti di loro hanno avuto un potere immenso a poco piu’ di vent’anni.
Molti di loro hanno avuto una morte violenta a poco piu’ di quaranta.
E molti ancora, rimasti vivi, si sono vergognati del passato. Filo
nazista, tirannico, antisemita.
Solo qualcuno ha avuto il coraggio di remare contro. Opporsi alla guerra.
Perire.
Ognuno aveva la sua macchia.
Qualcuno ha cercato di espiare.
Ma nessuno e’ stato eroe.
Moltii hanno commesso gesti di cui provare vergogna.
Tutti, parenti del male.
Figli di perversa grandezza. Del ripugnante, a volte. Dell’effimero.
Malati di autostima. Dell’orgoglio cieco di poter avere sempre ragione.
Tristi illusi di mutare il male in bene… per un paese che avrebbero
condotto alla distruzione ed alla morte.
La loro sconfitta e’ assoluta, inappellabile. Ed il fascismo e’ quello
che e’ proprio perche’ questi uomini ne hanno fatto parte, ciascuno con
la propria identita’. La propria colpa. La propria intima disperazione
per non aver capito.
Mussolini ne rappresenta la sintesi.
Sono stati dei rivoluzionari? Dei ribelli? Dei criminali? Dei traditori? O semplicemente le vittime più illustre della storia?
Eccoli, crudeli teatranti.