Gli Alleati entrano nei campi di sterminio
di Buchenwald, Belsen, Gardelegen, Nordhausen, Ohrdruf
dal giornale tedesco
Bildbericht
aus
funf Konzentrationslagern
Sintesi dei testi in lingua tedesca
di Benedetta Iannalfo
Copertina del giornale Bildbericht aus funf Konzentrationslagern
Resoconto per immagini su cinque campi di concentramento.
pagina interna con sopra incollato ritaglio di giornale su la ritirata italiana in RussiaFoto 4:
Alcuni cittadini di Weimar, durante la loro visita al campo di concentramento di Buchenwald, osservano uno dei camion carichi di cadaveri.
In questo quadernetto sono riportate soprattutto immagini, perché le parole non potrebbero rappresentare in maniera fedele la realtà. Si tratta dei risultati delle prime ispezioni condotte dalle truppe alleate nei campi di concentramento di Buchenwald, Belsen, Gardelegen, Nordhausen e Ohrdruf. Il resoconto, naturalmente, non è completo; nel periodo in cui questo libro veniva stampato, infatti, si scoprivano quasi ogni giorno nuovi lager. L'idea di stampare questo libretto è nata dalla necessità di svegliare le coscienze di tutti quei tedeschi che non avevano potuto o voluto vedere le atrocità commesse dai nazisti, affinché potessero capire di quali crimini essi si fossero resi complici.
Foto 6:
In quattro file di assi di legno i sopravvissuti non hanno lo spazio per muoversi, e spesso neanche la forza.
Il campo di concentramento di Buchenwald si trova a breve distanza da Weimar ed è uno dei più grandi in Germania. Non è facile stabilire quante persone vi siano state imprigionate, ma dai registri tenuti dalle autorità si evince che vi siano morti circa 50 000 fra uomini, donne e bambini. Alcuni vennero impiccati, altri fucilati, altri ancora morirono di dissenteria, tubercolosi o malattie cardiache. La grande maggioranza, però, venne semplicemente lasciata morire di fame. I cadaveri venivano ammucchiati e portati agli inceneritori ogni 24 ore. I prigionieri erano soprattutto tedeschi, italiani, francesi, polacchi, russi e cechi. Sembra che Buchenwald sia stato uno dei lager più "vivibili", se paragonato agli altri dislocati in Europa; tuttavia, lo spettacolo che i delegati britannici ed americani si trovarono di fronte agli occhi fu agghiacciante. Il racconto di tali impressioni, affidato alla carta stampata, ha fatto il giro del mondo.
Foto 7:
I cadaveri, ammassati l'uno sull'altro, attendono l'incenerimento. (Ripresa ravvicinata del camion della foto in copertina)Foto 8:
Scheletri coperti di pelle: quattro prigionieri salvati all'ultimo momento dalla morte di fame. (immagine in alto a destra). I deputati britannici osservano i mucchi di cadaveri. Il loro racconto e quello dei delegati del Congresso americano sono stati pubblicati. (foto in basso)Foto 9:
Un prigioniero quasi ucciso dalla fame parla col suo liberatore. ( foto in alto a destra) Una prigioniera nuova ed una che ha già vissuto qui a lungo. (in basso a destra)
Campo di sterminio di Belsen
I soldati inglesi guidati dal generale Dempseys raggiunsero poco dopo la liberazione di Buchenwald il campo di prigionia di Belsen, cittadina fra Hannover e Brema. Una gran parte dei sopravvissuti era afflitta dal tifo. Nonostante il numero e l'imponenza degli impianti di incenerimento del campo, il tasso di mortalità era tale da non rendere possibile che il processo di eliminazione dei cadaveri tenesse il passo con la quantità di morti giornalieri. Accanto ai resti di ossa carbonizzate, giacevano ancora montagne di cadaveri. Le truppe inglesi cominciarono a scavare delle lunghe fosse comuni, ma dovette passare ancora parecchio tempo prima che gli enormi mucchi di corpi senza vita potessero essere smaltiti del tutto.
Foto 13:
Due giovani donne che erano state stipate in una baracca con morti e moribondi. (in alto a sinistra) Una donna di 31 anni, spinta alla follia dalla fame e dai maltrattamenti. (in alto a destra) Lo sporco e i parassiti presenti nei vestiti dei prigionieri erano il terreno ideale per lo sviluppo del tifo (addominale e petecchiale) e della dissenteria. (in basso)Foto 14:
Nel disperato tentativo di sfuggire alle fiamme, alcuni trovarono la via d'uscita- e la morte attraverso le pallottole. (in basso)
Campo di sterminio di Gardelegen
Durante la seconda settimana di aprile, 3000 prigionieri furono condotti in direzione di Gardelegen, nello Altmark. L'ordine era di non far cadere i prigionieri nelle mani degli Alleati, ma marciare velocemente era impossibile per una massa di uomini distrutta dai lavori forzati e dalla denutrizione. Coloro che non riuscivano a tenere il passo venivano uccisi per strada; gli altri proseguirono fino ad un capannone rosso nel campo di Gardelegen. Il pavimento era tutto ricoperto di paglia; le guardie lo cosparsero di benzina, appiccarono il fuoco e sbarrarono le porte. Tuttavia i prigionieri riuscirono a soffocare il fuoco con le vesti. Le guardie, allora, aprirono le porte, spararono e gettarono granate al fosforo. Coloro che, nonostante tutto, riuscivano a farsi strada e uscire, venivano uccisi a colpi di mitragliatrice. Soltanto due uomini, un francese ed un ungherese riuscirono a fuggire e a nascondersi. Successivamente essi andarono incontro alle truppe americane e le condussero al luogo della tragedia; 1100 persone erano morte in quel capannone, il destino delle altre è tutt'ora sconosciuto.Foto 15:
Un prigioniero era quasi riuscito a scavarsi una via d'uscita attraverso la parete esterna, quando la morte lo raggiunse. Dalla porta aperta si possono vedere altri cadaveri.Foto 16:
I cadaveri incendiati dei lavoratori stranieri bruciavano ancora quando giunsero gli Alleati. (in alto) I cittadini tedeschi di Gardelegen devono scavare le tombe per i morti. ( al centro) I sindaci e i delegati dei paesi vicini osservano i cadaveri. (in basso)Foto 17:
Le frasi non sono complete perché manca una pagina! ... dovevano costruire armi da usare contro gli inglesi. (in alto a sinistra) Infermieri statunitensi portano i malati nel lazzaretto. (in alto a destra) ...contenitore per carburante pronto per le armi V-1 e V-2. (in basso a sinistra) Uno dei forni nei quali venivano inceneriti i cadaveri.Foto 19:
Questo prigioniero fu ritrovato ancora vivo sulla paglia nella baracca principale, ma morì poco dopo.
Campo di sterminio di Nordhausen
In questa cittadina sita nel sud dello Harz si trovavano delle importanti fabbriche di armamenti, in particolare uno stabilimento per la costruzione di aerei e un altro sotterraneo per le armi V-1 e V-2. Questa fabbrica era stata costruita dai prigionieri politici, i quali erano poi stati costretti anche a lavorarci. La giornata lavorativa era di 18 ore e la paga era costituita dai miseri pasti che venivano loro offerti. Coloro che diventavano incapaci di lavorare, venivano internati nel "lazzaretto", senza cure mediche né assistenza, se non quella offerta dai prigionieri stessi. Quando Nordhausen fu scoperta dagli americani, c'erano più di 2000 cadaveri insepolti attorno alla fabbrica e nelle immediate vicinanze. In alcune caverne circostanti furono trovati alcuni tedeschi che vi si erano rifugiati durante i bombardamenti. Ai prigionieri politici, però, non era mai stato concesso di entrare in quelle caverne e, alcuni di coloro che avevano tentato di farlo, vi avevano trovato la morte.Foto 20:
Troppo indebolito per potersi alzare di nuovo. (in alto a sinistra) Morti e vivi giacciono gli uni accanto agli altri sulla paglia (in alto a destra) Due prigionieri politici che forse possono ancora essere salvati. (in basso a sinistra) Tre patate costituivano l'intera razione giornaliera di quest'uomo. (in basso a destra)Foto 22:
I civili tedeschi devono sotterrare i cadaveri. Un particolare del campo ricoperto di corpi senza vita.Foto 23:
Due dei più piccoli cadaveri fra i 2000 che sono stati trovati qui insepolti dagli americani.Foto 24:
Cittadini di Nordhausen che trasportano barelle con le vittime del campo di concentramento. (in alto a sinistra) I cadaveri venivano deposti nei luoghi di sepoltura. (in alto a destra) Questi uomini, attraverso un lavoro durissimo- diciotto ore al giorno- sono stati letteralmente lasciati morire di fame. ( in basso)Foto 25:
I cittadini di Nordhausen scavano una fossa comune per le vittime. (in alto a sinistra) Lì i cadaveri vengono deposti per il loro eterno riposo. ( in alto a destra) Due polacchi, padre e figlio, seppelliscono i loro compatrioti. Non vogliono che vengano toccati dai tedeschi. ( in basso)Foto 27:
Coloro che, durante l'evacuazione di Ohrdruf, erano troppo deboli per marciare, venivano fucilati dalle guardie sui mucchi di cadaveri. ( in alto) Il generale Eisenhower ascolta il racconto di un prigioniero, che era riuscito a nascondersi in un boschetto e così a sfuggire alla morte. ( in basso)
Campo di sterminio Ohrdruf
I generali americani Eisenhower, Bradley e Patton visitano il campo
Il campo di concentramento sito nella cittadina di Ohrdruf, a pochi chilometri da Gotha, fu scoperto dagli americani della terza armata. Era un lager relativamente piccolo; si calcola che il numero di uccisi nell'ultimo anno oscillasse fra 3500 e 4000. In più punti erano state costruite delle impalcature d'acciaio per il deposito dei cadaveri in attesa di finire nei forni. Quando giunsero le truppe americane c'era ancora un capannone pieno di cadaveri pronti ad essere inceneriti. Il comandante americano fece chiamare alcuni cittadini che vivevano nei dintorni perché vedessero ciò che era rimasto del campo con i propri occhi. Pochi giorni dopo il lager fu visitato anche da importanti ufficiali di stato maggiore come i generali Bradley e Patton e dal comandante in capo delle truppe alleate, Eisenhower. L'ufficiale comandante dell'armata americana, Oberst Hayden Sears, tenne un breve discorso nel quale, dopo aver ripetutamente invitato gli abitanti di Ohrdruf ad osservare il triste spettacolo dei cadaveri ammassati, concluse dicendo che proprio in quell'orrore era da cercarsi la ragione, per la quale ora l'intero popolo tedesco non poteva più essere considerato amico del mondo civilizzato.
Foto 28:
Il generale Eisenhower nel cortile del campo di concentramento di Ohrdruf.Foto 29:
Il lazzaretto- senza letti né trattamento medico. (in alto a sinistra) (Frase incompleta) Alcune prigioniere portano i corpi...(in alto a destra) Vengono tolti i vestiti ai cadaveri di coloro che erano morti per epidemia, affinché vengano bruciati. (in basso)Foto 30:
Il cadavere di un bambino morto di fame viene avvolto in una coperta. ( foto in alto) I cumuli delle vecchie scarpe dei morti forniscono alle donne materiale da bruciare per preparare i propri pasti.Foto 31:
(frase incompleta) ...le prigioniere trasportano fuori dalle baracche poco areate i corpi delle loro compagne di sofferenza all'aria aperta, dove, nei primi giorni, i mucchi di cadaveri continuavano sempre a crescere.