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LA MARGHERITA
di Mergè Germano

 

Biografia

Nato a Gallicano nel Lazio, un piccolo paesino in Provincia di Roma nel lontano 1933, dove attualmente vive per godersi la meritata pensione, dopo una lunga carriera militare (quarant’anni) nell’Arma Aeronautica, iniziata da aviere semplice sino ad Ufficiale Superiore. Sin da bambino, quando frequentava le classi elementari, ha avuto la passione per la poesia. Ha partecipato a molti concorsi riscuotendo una buona dosi di consensi.

 

Presentazione:

La Margherita è stata la prima poesia vincitrice del primo premio, in occasione di una gara scolastica, scritta all’età di 10 anni.

 

LA MARGHERITA

O fiorellino
dai petali
bianchi
col primo
Sole
Le foglie
spandi
Sei
la delizia
di ogni
bambino
quando
nei prati
fai
capolino
Gli
innamorati
o mio
bel fiore
chiedono
a Te
se è vero
amore

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Scritta in occasione della morte del nostro Pontefice.

GIOVANNI PAOLO II

 

Una luce
immensa
si è spenta
poco a poco
lasciando
al buio
le strade
dell’amore
in molti
cuori
Lui
ha acceso
un fuoco
nel mondo
intero
un’onda
di calore
ai giovani
ha dato
la speranza
di una nuova
vita
senza il male
dove regni
pace
e fratellanza
un'unica
Chiesa
e un Dio
Universale.

 

 

Ciò che è rimasto dopo una visita ad un centro per anziani.

CENTRO ANZIANI

Donne sole,
vedove sconsolate,
ricordi sbiaditi
di storie passate.
Animi inquieti,
aridi, vuoti,
bisogno d'affetto
senza rispetto.
Sguardi assetati
in cerca d'amore,
ultimi sprazzi di pazzia
di chi deve andar via
dalla scena terrena.
Dio quanta pena.
Vecchi signori
"cacciatori",
con vecchi fucili
ormai in disuso,
pronti a sparare
su bersagli sbagliati,
che sbadati.
Furori sensuali
da tempo assopiti,
riaffiorano timidi,
sfidando le artriti
e in barba ai dolori,
riprova che i vecchi
dal gioco son fuori.
E il tempo passa,
tra balli, merende
e nuovi giochi,
e intanto,
giorno dopo giorno,
si resta sempre in pochi.

 

 

Ricovero in ospedale per intervento di appendicectomia.


Reparto Chirurgia

Sei solo ormai,
solo con il tuo pianto,
in questa misera stanza.
Quando si soffre
si è sempre soli:
non ci sono occhi
che ti guardano;
né orecchi
che ti ascoltano;
né mani che ti sorreggono.
Quando si soffre
si è sempre soli,
soli con la propria coscienza,
nel vuoto interminabile
del mondo.

 

Almeno una volta nella vita ci si innamora perdutamente non pensando alle conseguenze che spesso ne derivano.

PROFONDA DELUSIONE

Era la prima volta
in vita mia
che amavo
e mi lasciavo amare,
pur sapendo
che era una pazzia
credere che l'amore
può durare.
Non c'è più posto
tra gli uomini felici,
mi ha abbandonato
colei che tanto amavo,
ho sempre temuto
di mettere radici
e, a dir la verità,
non mi sbagliavo.
Quanto invidio
colui che nella vita
percorre il suo cammino
in solitario,
la delusione,
non l'ho digerita
e deluso riprendo
il mio calvario.

 

Riflessi e riflessioni natalizie



LE FESTE DI NATALE

All’arrivo delle feste di natale
la gente è felice ed è contenta
a me tutto questo mi spaventa
in questi giorni io mi sento male

Io penso ai bambini abbandonati
alle famiglie senza una dimora
non ci si crede ma ci sono ancora
e sono davvero tanti gli sfrattati

Penso a chi lavora e prende poco
e non riesce ad arrivare a fine mese
con l’aumento continuo delle spese
vivere diventa un brutto gioco

Penso ai lavoratori sfortunati
che muoiono nei luoghi di lavoro
quante belle parole per costoro
dagli esponenti dei loro sindacati

Durante i funerali in cattedrale
fanno promesse da veri marinai
lasciandoli soli in mezzo ai guai
e poi per anni resta tutto uguale

Penso ai martiri di Nassirya
e a tutti coloro morti per la pace
ad alcuni però ciò non dispiace
e spesso lo gridano con spavalderia

Penso a questa politica assassina
Ai signori senatori e deputati
soltanto loro sono i ben pagati
in questa Italia ormai alla rovina

Penso ai giornali ben schierati
che raccontano le cose a modo loro
con giornalisti senza alcun decoro
che pubblicizzano colloqui registrati

Penso ai molti politici corrotti
indagati da onesti magistrati
che prima o poi vengono cacciati
dalle procure come galeotti

Penso a quei ministri compiacenti
che badano soltanto alle poltrone
per loro tutte le scuse sono buone
quando vanno in altri schieramenti

Con l’Italia in questa situazione
gli onesti faranno i mendicanti
scorazzeranno solo i lestofanti
e i disonesti la fanno da padrone

Per queste ragioni ed altre ancora
non si può essere sereni di Natale
finché l’Italia rimane tale e quale
ciò che sta succedendo ci addolora.

 


TEMPO DI VACANZE

Quante ore trascorro

sul mio terrazzo fiorito

a rimirare

il cielo limpido

e gli uccelli festosi

che svolazzano

sui rami alti

dei tigli profumati.

Sono gli unici

fedeli amici

a farmi compagnia

per superare

la mia solitudine

nei giorni alterni

ai logoranti cicli

di chemioterapia.

Quanti pensieri

ingombrano

la mia mente

e quanta nostalgia

per cose ormai passate

le spiagge deserte

bruciate dal sole

le lunghe passeggiate

in riva la mare.

Consumerò così

questa mia Estate

immerso nei ricordi

di tramonti dorati

sul mio terrazzo fiorito

con gli uccelli festosi

che svolazzano

sui rami alti

dei tigli profumati.


webmaster Fabio D'Alfonso


 
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