Mao Tze Dong
L'ultimo imperatore rosso

Appunti di Antonio Carella

 

 

 

MAO TZE TUNG
(1893-1976)

1921
Fonda il PCC, insieme ad altri giovani intellettuali. Infanzia nel villaggio di Shao Shan. Trasferimento a Changsha (1913) e a Pechino (1918), dove frequenta alcuni corsi universitari e lavora come bibliotecario all'Università.

1933
L'organizzazione dei soviet voluti da Mao si affermano nelle campagne della Cina meridionale, ma quasi contemporaneamente nel 1934 si scatena la violenta controffensiva delle truppe di Chiang Kai shek. Per sfuggire all'accerchiamento Mao intraprende la Lunga Marcia, che in un anno lo porterà a percorrere, con la sua Armata Rossa, circa 10 mila kilometri fino a giungere nello Shensi (Cina nord-occidentale), nell'ottobre 1935. Nel gennaio dello stesso anno è eletto presidente del PCC.

1946
Mao rompe la politica del Fronte Unito con il Kuomintang ( alleanza nata per far fronte alla guerra con il Giappone) e attua la riforma agraria. Difronte all'offensiva di Chiang, appoggiato dagli Stati Uniti, i comunisti devono tornare alla guerriglia. Fra il 1946 e il 1948 avvengono delle vittorie decisive dell'APL (Armata Popolare di Liberazione). Nel gennaio del 1949 è conquistata Pechino. Il primo ottobre Mao proclama la Repubblica Popolare Cinese. Mao è presidente. Chiang Kai shek fugge a Taiwan.

1966
Mao scatena la rivoluzione culturale, che si prolungherà fino al 1968.

1976
Il 9 settembre Mao muore, l'8 gennaio era morto Zhou Enlai. Si scatena la lotta per il potere: Den Xiaoping, avrà la meglio su Hua Guofeng. Il 6 ottobre del 1976, sono arrestati i componenti della Banda dei Quattro


Premessa

"L'Impero del Centro", così i cinesi chiamavano il loro paese, fu, prima dell'affermarsi del colonialismo, il più vasto, popoloso, organizzato ed avanzato Stato esistente al mondo. L'Impero non era solo un'entità geografico-territoriale, o un'istituzione politico-giuridica, era soprattutto un'entità morale, costituita da uomini che sulla terra vivevano, intrecciavano rapporti di vita tra loro e insieme trasformavano la natura in modo da asservirla alla necessità dell'uomo. Il paese fu per la prima volta unificato in un unico impero nel 221 a. C.,quando furono eliminati numerosi regni feudali che da secoli lottavano fra loro. Quando l'Europa di Richelieu e di Federico di Prusssia stava iniziando la formazione degli Stati nazionali, il popolo cinese era governato da 2000 anni da un potere centrale unitario, da una burocrazia scelta non per sangue ma per qualificazione culturale. La civiltà cinese aveva la sua base durevole nella stretta unità tra il popolo e la sua terra: tra l'attività paziente e sistematica di centinaia di milioni di contadini e le distese di risaie, scandite dalle dighe in rettangolari regolari, o le quinte di colline e montagne, intagliate da migliaia di terrazze e seminate a grano.
La classe dirigente naturale per la Cina non poteva essere una classe dirigente di eroi, di grandi condottieri; ciò che occorreva al popolo cinese era una classe dirigente di pazienti tecnocrati, di saggi statisti, in grado di organizzare e condurre a compimento grandi opere pubbliche mobilitando a scadenza le risorse, i materiali e le capacità di lavoro di una società: questo compito di conciliare il cielo e la terra, le forze della natura e l'opera degli uomini era assegnato all'imperatore investito di un'autorità sacrale e dall'apparato di funzionari che da lui dipendeva.
Questa classe dirigente rappresentava indubbiamente un gruppo privilegiato rispetto ai contadini e sfruttava il lavoro dei contadini: essa riuscì gradualmente ad intaccare il carattere collettivo del possesso della terra da parte del villaggio e a garantirsi il controllo privato di estensioni ingenti di campi sottoponendo i contadini (diventati fittavoli, mezzadri o braccianti) ad un pesante fardello. La sua posizione di privilegio nell'apparato statale le permise di manovrare a proprio vantaggio il meccanismo dei tributi e di giocare sulla propria disponibilità di denaro liquido o di prodotti agricoli eccedenti per sfruttare a proprio vantaggio l'indebitamento dei contadini nelle annate cattive: con l'usura accumulò terre sempre più vaste ed impose ai contadini sempre nuovi oneriÞÞ
Di qua le grandi tensioni e rivolte armate contadine che periodicamente scuotevano per anni il paese che portavano al potere una nuova dinastia fervida di iniziative rinnovatrici, impegnata nella costruzione di opere pubbliche, disposta ad adottare misure di ripartizione della terra, di annullamento dei debiti. L'attenuarsi della spinta rinnovatrice, la ripresa della spirale dell'accumulazione terriera, del carico fiscale, del moltiplicarsi dei debiti, nonché l'interesse coloniale delle grandi potenze europee(Gran BretagnaÞ Guerra dell'oppio(1840-42), FranciaÞSpedizione franco britannica (1857-60), Germania ) e del Giappone(1894-95), iniziarono a minare in modo irreversibile le basi dell' "Impero del Cielo". La Grande Cina di Han, quella amata dal giovane Mao, era colpita a morte. L'invasione imperialistica provocò il collasso della tradizionale economia sotto il peso della concorrenza internazionale: il prezzo dell'argento necessario a pagare le importazioni di merci europee salì alle stelle in rapporto ai prezzi agricoli. Economicamente e politicamente l'invasione occidentale ha messo in moto una spirale che non si è più arrestata.
L'ideologia che per millenni sorresse la comunità nazionale cinese era quella di Confucio (551-479 a.C.): un'ideologia che voleva mantenere un ordine sia nella società umana, sia nel rapporto tra uomo e natura. Di quell'ordine era garante una complessa rete di vincoli di soggezione ( del popolo al sovrano, dei figli ai genitori, della moglie al marito, degli allievi al maestro) che assicuravano a ciascuno il mantenimento del proprio "giusto posto", per contribuire alla stabilità sociale ed allo sforzo per garantire la massima produzione agricola. Il mantenimento dell'"ordine" non doveva avvenire a senso unico: la classe dirigente aveva dei doveri precisi nei confronti del popolo che governava: doveva assicurargli la prosperità, doveva dimostrarsi capace ed efficiente per la costante e pacifica attività agricola. Doveva impedire le invasioni da parte delle orde dei nomadi, doveva provvedere a prevenire i danni del maltempo, e garantire che il potere non venisse esercitato con arbitrio. In caso diverso la legittimità del suo potere veniva messo in discussione. Si spiega in questo modo la ragione per cui in Cina non sia mai esistita una dottrina politica o una dottrina dello Stato, come neppure un diritto positivo preciso: nella Cina prima del XX secolo esiste solamente la pratica saggezza dell'umano vivere e del civile operare, tramandata dall'esperienza delle generazioni precedenti e convalidata dalla generale accettazione della società vigente.
Su questo ceppo ideologico confuciano si era formata la complessa e articolata cultura cinese, che era diventata strumento di unificazione nazionale e forza di attrazione per gli altri popoli dell'Asia. Questa forza assimilatrice e civilizzatrice della cultura cinese non era stata intaccata dai fenomeni involutivi della classe intellettuale, che sempre più coincideva con lo strato privilegiato dei burocrati e dei proprietari terrieri. E quando l'Europa a metà del XIX secolo nel pieno della sua spinta espansionistica attaccò e vinse la Cina, i cinesi continuarono a vivere nell'illusione che nulla al mondo potesse esistere di superiore alla Cina ed alla loro civiltà.

In questa cultura e in quella civiltà nacque Mao Tze Tung.


Cronologia

1842
Il trattato di Nanchino pone fine alla prima guerra dell'oppio. L'Inghilterra ottiene Hong Kong e l'apertura di alcuni porti della Cina. La Cina esce dall'isolamento in cui viveva.

1851-1864
L'esercito di Zen Guofan schiaccia la ribellione deiTaiping. Teatro della rivolta fu la Cina Meridionale, terra inquieta, tradizionalmente povera e ribelle. Capo della rivolta fu Hung Hsiu-ch'uan,un maestro, mezzo profeta, mezzo santo. Cento milioni di sudditi, in massima parte contadini poveri, parecchi milioni di combattenti obbedivano al suo comando.
Riforma agraria ed emancipazione delle donne: questi gli obiettivi fondamentali della rivolta, che aveva caratteri messianici e del tutto insoliti rispetto alle precedenti rivolte.
La condanna dei Taiping avvenne nel momento in cui la rivolta investì gli interessi degli occidentali. A Shangai si si occorsero che la rivolta impoveriva il mercato. La rivolta che fra il 1851-53 aveva visto cadere via, via le città più importanti, compresa Nanchino, nel 1856 vide l'intervento
imperialista a favore dei mancesi. Nel 1861, la disfatta militare, nel 1864 l'annientamento. L'economia cinese fu definitivamente messa a terra dalle devastazioni.

1857-1860
Con una seconda guerra dell'oppio Inghilterra e Francia ottengono nuove concessioni economico-commerciali.

1893
Il 26 dicembre nasce a Shaoshan, distretto di Xiangtan, nell'Hunan Mao Tze tung, da un bracciante fattosi soldato e diventato coltivatore benestante e mercante di riso e da Wen Ch'i mei, assai legata alla fede buddista. Ha due fratelli ed una sorella più giovani di lui. La sorella morirà fucilata insieme alla seconda moglie Yang k'ai hui, figlia del suo professore di filosofia a Pechino, nel 1930 nel corso di una delle tante repressioni delle truppe di Chang Kai-shek.

1895
Il trattato di Shimonoseki pone fine alla prima guerra tra Cina e Giappone.Cessione di Formosa al Giappone. Inizia la spartizione della Cina in zone di influenza (russi in Manciuria, inglesi nella valle dello Yangtse, tedeschi nello Shantung, francesi nello Yunnan).

1898-1899
Gruppi favorevoli alla riforma radicale delle istituzioni politiche assumono il potere con il consenso dell'imperatore Kuang Hsu e per tre mesi sotto la guida del letterato K'ang Yu-wei varano legislazione atta a trasformare la classe dirigente: è la Riforma dei gentiluomini.
Sconfitto il movimento dei Boxer nello Shantug. Nel 1898 i tedeschi che stavano trasformando la regione in un loro dominio, per costruire una ferrovia, requisirono d'autorità terreni e case uccidendo contadini. La rivolta nata da una una "società segreta" (la società dei pugilatori o dei boxer) ebbe caratteri decisamente anti-occidentali, diversamente che dai Taiping. La rivolta appoggiata dalla dinastia mancese scatenò le reazioni delle potenze straniere che occuparono Pechino. La corte imperiale del reggente Cixi è costretta a fuggire a Sian. I negoziati si protrassero fino al 1901. Dopo questa rivolta il Celeste Impero era finito, ormai eroso nel suo prestigio, e praticamente dominato dalle potenze occidentali.Cixi avvia una politica di riforme.

1904-1905
Guerra russo-giapponese vinta dal Giappone. Il Giappone potenza egemone in Manciuria.

1905
Prima rivoluzione russa. Sun Yat-sen, divenuto il Massimo rappresentante delle correnti democratico-rivoluzionarie cinesi, fonda a Tokyo la T'ung Meng Hui (lega unitaria) e intensifica l'attività sovversiva contro la dinastia mancese.
Viene abolito il sistema degli esami imperiali per accedere alle carriere di funzionario.

1907
Mao tze tung dopo aver imparato a scrivere e leggere da un maestro privato, lavora la terra del padre che gli impone il matrimonio con una donna più vecchia di lui di quattro anni. Mao non consumerà mai questo matrimonio.
Mao vinta l'opposizione del padre, passa un anno alle Scuole elementari di Hsiang Hsiang ("Per la prima volta mi allontanavo dal mio paese. Avevo 16 anni"). Si appassiona nella lettura delle biografie di Napoleone, Caterina di Russia, Rousseau, Montesquieu, Lincoln, Pietro il Grande, e l'anno dopo si iscrive alla scuola media di Changsha.

1911
10 ottobre: Da un moto promosso a Wuchang da congiurati della T'ung Meng Hui, la rivoluzione armata repubblicana si estende in tutta la Cina meridionale.
Mao lascia gli studi per arruolarsi nelle forze repubblicane di Sun Yat sen. Congedato nel 1912 si dedica per alcuni mesi a letture appassionate nella biblioteca di Changsa: legge La ricchezza delle nazioni di Adam Smith,Le origini della specie di Darwin, La logica di Spencer, studi storici e geografici sulla Russia, l'America, la Francia.

1912
L'imperatore Puyi deve abdicare, viene proclamata la Repubblica Cinese. Diviene presidente Yuan Shih -k'ai, rappresentante delle forze retrive della Corte. Le potenze estendono il loro potere in Cina con una serie di prestiti ipotecari. E' fondato il Partito Nazionalista o Guomindang. Artefice principale Sun Yat sen.

1913
Mao dopo aver frequentato per alcuni mesi diverse scuole, anche una per la fabbricazione del sapone, viene ammesso brillantemente alla scuola normale di Changsa, dove rimane 5 anni conseguendo ottimi risultati, soprattutto nelle materie letterarie e filosofiche: prende attivamente parte al dibattito politico che si sviluppa intorno al periodico "Gioventù nuova"per il quale scrive nell'inverno 1916-17, il suo primo saggio "Studio sull'educazione fisica".

1914
L'attacco austriaco alla Serbia provoca l'inizio della Prima Guerra Mondiale. Il Giappone dichiara guerra alla Germania ed occupa le concessioni tedesche in Cina.

1915
Il Giappone chiede l'istituzione di un protettorato di fatto sulla Cina e in particolare sulla Manciuria e la Mongolia. Yuan Shin-k'ai accetta. Nel dicembre Yuan si proclama Imperatore: moti militari repubblicani nella Cina meridionale. Il potere centrale si indebolisce progressivamente e prendono il sopravvento i Signori della Guerra delle province al servizio delle potenze straniere e dei proprietari terrieri.

1916
Muore Yuan Shin-k'ai: il paese ricade nell'anarchia.

1917
Gli Stati Uniti entrano nella guerra mondiale. Anche la Cina. Nel settembre Suan Yat-sen tenta di ristabilire le Istituzioni repubblicane, creando un governo dissidente a Canton, con l'aiuto dei militaristi locali.

1917
7 novembre: Rivoluzione d'ottobre in Russia

1918
Mao diplomato a Changsha, si reca a Pechino (gli è morta la madre) dove frequenta alcuni corsi universitari e lavora come commesso alla biblioteca dell'università. Incontra Ch'en Tu-hsiu che sarà per sei anni il primo segretario del PCC. Incontra anche Li Ta-chao, l'economista che diffonde Il marxismo in Cina. La Russia accetta la pace di Brest - Litovsk

1919
Bela Kun proclama in Ungheria la Repubblica dei consigli. Fondazione della Terza Internazionale Socialista. Il movimento di protesta degli studenti di Pechino contro la decisione di Versailles di cedere al Giappone i possedimenti tedeschi nello Shantung:primi movimenti anti-imperialisti, primi contatti fra studenti e operai. Nasce il movimento giovanile del"4 maggio". Mao ritornato a Changsa, insegna saltuariamente mentre si impegna nella battaglia contro i notabili militaristi che governano nell ' Hunan. Mantiene i contatti con Ch'en Tu e Li Tao nel quadro del movimento del 4 maggio. Pubblica scritti nei giornali rivoluzionari locali.

1920
Nasce la Società delle Nazioni: gli Stati Uniti non vi aderiscono. In Cina guerre tra gruppi militaristi rivali, quelli legati al Giappone contro quelli legati alla Gran Bretagna. Mao si reca più volte a Shangai e Pechino per incontrarsi con i dirigenti del 4 maggio. Legge le dottrine marxiste: colpito da Il manifesto del Partito Comunista di Marx, da La lotta di classe di Kautsky e Storia del socialismo di Kirkup

1921
Nel febbraio a Shangai è fondato: il Partito Comunista Cinese: Mao è tra i fondatori. Mao sposa Yang k'ai- Hui, figlia del suo professore di filosofia. Promuove con Liu Shao-ch'i e Li Li-san i primo scioperi di minatori del Hunan.

1922
il 28 ottobre:Mussolini al potere in Italia.

1923
Mao viene messo al bando dalla provincia natale per decisione del "Signore della guerra" locale. Lavora a Shangai nell'apparato del PCC e viene incaricato di tenere I contatti con il Guomintag. Su pressione sovietica (Borodin) viene creato un Fronte Unito tra Guomindag e PCC. Sun Yat-sen, che porta il suo nazionalismo sempre più in funzione antimperialista sotto l'influenza della rivoluzione russa, a Canton assume la carica di generalissimo in vista di una lotta armata contro i "Signori della guerra".

1924
21 gennaio: morte di Lenin. Si consolida la collaborazione di Sun Yat-sen con l'Urss: il Guomintag accetta nel suo seno i comunisti. Mao viene eletto nel Comitato centrale del Guomintag mentre continua a lavorare per il PCC a Shangai. Entra in conflitto ideologico (la sua attenzione comincia a concentrarsi sempre più sulla "questione contadina") ed umano con i dirigenti politici del PCC.

1925
Mao adducendo motivi di salute ritorna nel Hunan, dove si dedica al lavoro di mobilitazione politica dei contadini. Il 12 marzo muore Sun Yat-sen. Il 30 maggio repressione antioperaia a Shangai dei giapponesi. Ondata di lotte operaie antimperialiste in tutta la Cina: radicalizzazione del movimento nazionalista cinese, che si protrarrà fino al 1927. Mao escluso dal Comitato centrale del PCC si tiene lontano dalle lotte politiche. A Canton Mao fonda una scuola per la formazione dei militanti rivoluzionari contadini. Scrive : "Un'analisi delle classi sociali nella società cinese"

1926-27
Mao tornato nel Hunan dirige il movimento contadino che sta assumendo grande rilievo e orientamento rivoluzionario. Chang Kai-shek ha sostuito Sun Yat-sun alla guida del Guomintang e rompe con la linea filocomunista. Ciang Kai- Shek scatena una spedizione contro i "Signori della guerra del Nord". Nella primavera del 1927 Mao pubblica un esplosivo rapporto "A proposito di un'inchiesta sul movimento contadino nel Hunan", in cui invoca il potenziamento della spinta rivoluzionaria contadina da parte del PCC. Questo scritto rappresenta uno spartiacque nella storia della rivoluzione cinese. Mao dà battaglia nel partito contro la maggioranza contraria a organizzare e privilegiare la lotta dei contadini. Ciang Kai-shek intanto procede ad una violenta repressione anticomunista a Shangai. Si rompe l'alleanza tra PCC e Guomintag. Ciang Kai shek stabilisce il suo governo a Nanchino. Plenum dell' Internazionale comunista: l'opposizione trotskista attacca la politica per la Cina di Stalin e Bucharin e l'azione svolta in loco da Borodin. Mao dopo la repressione anti-comunista di Shangai, dirige rivolte rurali in occasione del raccolto d'autunno e in ottobre istituisce sui monti di Chingkang la prima base "sovietica". Viene escluso dal Politbureau del PCC, ma continua la sua battaglia e guerriglia nelle zone "sovietiche". Contro la tesi di Li Li san, favorevole alla lotta urbana, difende la sua linea politica: individua nei contadini la classe decisiva per la rivoluzione. In questo periodo inizia la sua attività di lenta penetrazione ideologica nelle masse rurali. Nasce la IV Armata Rossa, formata da 4000 uomini e comandata da Chun Te. Mao ne è responsabile politico.

1930
Nel corso di un rastrellamento nel Hunan vengono catturate e fucilate la sorella e la moglie di Mao: i due figli sono inviati in Unione Sovietica. Ciang Kai shek vinta la sua battaglia contro i Signori della Guerra inizia il suo tentativo di annientamento delle truppe di Mao. Mao decide di spostare la sua base politica militare nello Kiangsi.

1931
La base nel Kiangsi aveva coinvolto una popolazione di 3 milioni di abitanti: vengono attuate la riforma agraria, quella dei codici del lavoro. I nuovi rapporti sociali che si vivevano fanno di questo vasto territorio il modello di una nuova società. Nel settembre inizia con l'invasione della Manciuria il processo di conquista della Cina da parte del Giappone.
Il 1° novembre si riunisce a Juichin il primo congresso dei Soviet cinesi: viene proclamata la Repubblica Cinese Sovietica, presieduta da Mao Tze Tung. Il suo prestigio nel partito e nelle forze armate è in crisi. Nel PCC grandi lotte intestine tra Li Li-san (operaista ), Ch'en Tu-hsiu (opportunista di destra), Chu Chu pai (avventurista di sinistra). Il nemico peggiore di Mao in questo momento rimane Ciang Kai shek: dall'ottobre 1930 all'ottobre 1934 sferrò cinque duri attacchi contro la base di Kiangsi. Il quinto attacco segnò una pesante sconfitta della Armata Rossa. Ha inizio la Lunga Marcia.

1932
Roosevelt eletto presidente degli Stati Uniti.

1933
30 gennaio: il nazismo al potere in Germania.
27 marzo: il Giappone si ritira dalla Società delle Nazioni e dopo la Manciuria si annette lo Jehol
14 ottobre: anche la Germania esce dalla Società delle Nazioni.

ott.1934-ott.35
Mao compie la Grande Marcia: l'impresa più leggendaria della Rivoluzione Cinese. 12 mila silometri percorsi in un anno, partendo dallo Kiangsi, nella Cina Meridionale fino allo Shensi nel Noor del Paese: attraverso foreste impraticabili, fiumi come lo Yangtze, montagne impervie e nevose come il passo di Latsekou. Rotto l'accerchiamento delle truppe nazionaliste, a gennaio Mao alla testa di 90 mila uomini giunse a Tsuny dove si svolge una importante riunione allargata dell'ufficio politico del PCC: Mao eletto Presidente del Partito: inizia ad avere una posizione preminente nel PCC. Viene approvata la linea della guerriglia contadina, accompagnata da radicali trasformazioni nelle campagne, dalla creazione del potere popolare. Dopo Tsuny Mao riprese La lunga Marcia verso il Nord del Paese: continua la lotta sempre più estenuante contro le truppe di Ciang Kai-shek. L'Armata Rossa oltre ad applicare la tecnica militare della guerriglia Mobile svolge un intenso lavoro di agitazione politica tra i contadini a cui consegnava le terre espropriate ai
signori feudali locali e le armi per difenderle. Il primo agosto 1935 lancia un primo appello al popolo cinese per
resistere all'aggressione giapponese. Quale fu il significato della Lunga Marcia? "…La Lunga Marcia è stata una impresa mai vista nella storia, è stato un manifesto, una squadra di propaganda, una seminatrice…Essa ha fatto sapere a 200 milioni di uomini che popolano le 11 province attraversate che solo la via seguita dall'Esercito Rosso è la via che porta alla liberazione…
La lunga Marcia si è conclusa con la nostra vittoria e la sconfitta del nemico. Chi l'ha portata alla vittoria? Il Partito Comunista…" (Mao: Sulla tattica contro l'imperialismo giapponese -dic. 1935) Mao in questo periodo è sposato con la terza moglie Ho Tzu-chen.

1936
Mao si insedia nello Yenan. Dopo la cattura di Chang Kai-shek a Sian da parte dei comunisti, Mao costringe il Guomintang alla lotta armata contro il Giappone: secondo Fronte Unito.
A Yenan Mao sperimenta il modello sociale e politico per Il popolo cinese. Organizza la guerriglia contadina e la resistenza anti-giapponese.

1937
Scrive: "Sulla pratica" e "Sulla contraddizione".
Dopo che nel luglio i giapponesi iniziano l'invasione in forze della Cina, Mao teorizza la resistenza partigiana anti-giapponese.

1938
Anshluss dell'Austria alla Germania nazista

1939-40
Patto Ribbentrop-Molotov di non aggressione. Mao più a fondo la questione politica dell'alleanza con il Guomintag e del regime da dare alla Cina per potenziare lo sforzo bellico delle masse. Scrive "Sulla nuova democrazia". Sposa l'attrice Chiang Ch'ing.

1941
Giappone e Urss stringono un patto di non aggressione. La Germania inizia l'attacco all'Urss. Il Giappone attacca Pearl Harbour.

1942
I rapporti con il Guomintang subiscono un progressivo peggioramento, ma la guerriglia diretta dai comunisti si diffonde nelle campagne occupate dai giapponesi.
A Yenan Mao dà il via ad un processo di rettifica ideologica insieme a Liu Shao-ch'i, che sanziona la linea definitiva del PCC. Scrive:"Per un giusto stile di lavoro nel partito" "Contro lo schematismo nel lavoro di patito"

1943
Stalingrado: 3 febbraio resa dell'Armata tedesca, 10 luglio sbarco in Sicilia degli alleati, 25 luglio caduta del fascismo, 22-26 novembre Churchill, Roosevelt e Chang Kai shek si riuniscono al Cairo per discutere del futuro dell'Asia.

1945
4-11 febbraio: conferenza di Jalta: Roosevelt, Churcill, Stalin, 13 aprile: muore Roosevelt.
23 aprile-11 giugno si tiene a Yenan il VII Congresso del PCC che fa il punto sulla espansione politico-militare dei Comunisti ed elabora la tattica da seguire al momento della resa del Giappone e dei rapporti post bellici con il Guomintang. Mao rieletto presidente del partito.
17 luglio-2 agosto: conferenza di Potsdam tra Churcill, Stalin e Truman alla presenza di rappresentanti della Cina nazionalista: piani post bellici per l'Europa e intimazione di resa al Giappone.
6-9 agosto: bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
8 agosto: l'Urss dichiara guerra al Giappone. I sovietici invadono la Manciuria.
26 ag-11ott.:Mao si reca a Chung-king per discutere con Chang Kai shek le soluzioni pacifiche per i rapporti con il Guomintag appoggiato dagli Stati Uniti e i comunisti che durante la guerra hanno radicato il loro potere nelle campagne.
2 settembre: resa incondizionata dei Giapponesi. Gli Stati Uniti occupano il paese in nome di tutti gli alleati.

1946
La sconfitta del Giappone segna la fine del secondo Fronte unito: Mao attua la riforma agraria, anche se di fronte all'offensiva di Chiang appoggiato dagli Stati Uniti(sbarcano in Cina 90 mila marines e forniscono aiuti militari ed economici alla Cina nazionalista) devono abbandonare lo Yenan e tornare alla guerriglia. Mao, Chou En lai insieme ad altri dirigenti tornano sulle montagne dello Shensi. Inizia la terza guerra civile.

1948
Dopo una prima fase favorevole a Chang Kai shek, l'Armata di Mao mette in crisi, con la tattica della guerriglia, i nazionalisti. Fondamentale per le vittorie di Mao il grande sviluppo della rivoluzione agraria nelle zone controllate dai comunisti. Mao conquista via,via il consenso di ampi settori della popolazione.

1949
Primo ottobre: Mao proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese e diviene presidente del Governo. Chou En-lai Primo ministro.

1950
Avviata la riforma agraria, la ricostruzione industriale, promulgata la legge sul matrimoni. Guerra di Corea: Mao invia delle truppe in difesa del regime comunista della Corea del Nord.

1955
Mao accelera il processo di collettivizzazione della proprietà. Inizia una campagna sistematica per la diffusione delle cooperative nelle campagne.

1956
Mao subisce i contraccolpi della destalinizzazione: la sua autorità viene messa in crisi. Prime polemiche con Krusciov.

1957
Politica dei "Cento fiori" e successiva campagna contro i "destrorsi" del partito. Mao ristabilisce la sua autorità. Nell'autunno ha il primo decisivo scontro con Krusciov sulle linee da seguire da parte delle forze rivoluzionarie nel mondo.

1958
Mao lancia la politica economica del "Grande Balzo" in avanti. Decide di non ripresentarsi a candidato della Presidenza della repubblica per potersi dedicare meglio al lavoro di partito.

1959-61
Fallisce la politica del "Grande Balzo": crisi economica e carestia. Attaccato nel partito. Respinge gli attacchi di Peng Dehuai.Rompe con l'Unione sovietica.

1960:
Krusciov ritira i tecnici sovietici dalla Cina e sospende gli aiuti economici. Mao apre un serrato dialogo con i paesi
del Terzo Mondo

1961-65
Riallineamento economico e confronto-scontro tra la linea di Mao(appoggiato da Lin Biao che controlla l'esercito) ed il gruppo dei pragmatici(Liu Shao qi, Deng Xiaoping e Chen Yun)

1966
Mao scatena la Rivoluzione Culturale: il paese nel caos fino al 1968. Mao riafferma la sua autorità nel partito.

1971
Lin Biao muore in circostanze misteriose: ufficialmente l'areo su cui viaggia in fuga da Pechino precipita in Mongolia

1976
9 settembre:Morte di Mao. A gennaio era morto Chou En lai. Il delfino designato HuaGuofen elimina Den Xiao Ping che fugge da Pechino. In ottobre arrestata la "Banda Dei Quattro": processo a Chang Ching e ai tre dirigenti di Shangai

1978
Den Xiao Ping torna al potere: elimina Hua Guo fen: inizia la demaoizzazione.

1989
Tian'anmen: la protesta popolare degli studenti repressa sangue.


 

L'ULTIMO IMPERATORE ROSSO

 

 

Mao tze Tung è a Shangai tra i fondatori del
partitocomunista cinese:

CORREVA L'ANNO 1921



Nel 1921, quando con altri 12 delegati provenienti da ogni regione della Cina fonda il Partito Comunista Cinese, Mao ha 28 anni.
Da questo momento dedicherà il resto della vita per trascinare il suo paese fuori dall'immobilismo millenario della tradizione di un potere imperiale irrimediabilmente in crisi.

La Cina, sottoposta al controllo delle potenze capitalistiche occidentali e del vicino Giappone, vive una realtà paragonabile a quella delle colonie.

Con le guerre dell'oppio del 1842 e del 1857, l'Inghilterra e la Francia avevano consolidato la loro presenza economica e commerciale sul territorio cinese.
A nulla servirà la rivolta antistraniera e xenofoba dei Boxer scatenata, tra il 1899 e il1900, dalle forze più conservatrici, nel tentativo di scrollarsi di dosso il giogo delle potenze occidentali.

E' in questa Cina che il 26 dicembre 1893 nasce Mao, a Shaoshan, un villaggio dello Hunan. Ha due fratelli e una sorella più giovani di lui. Suo padre, di mentalità gretta e chiusa, è un bracciante fattosi soldato e diventato un contadino agiato. Sua madre è una donna pia ed una devota buddista.

"In famiglia - confessa Mao ad Edgar Snow in una delle rare occasioni in cui parlerà della sua infanzia - i partiti erano due. Mio padre era il Potere…
L'opposizione era costituita da mia madre, da mio fratello e da me…Mia madre era contraria ai tentativi di aperta ribellione…Diceva che quella non era la via <cinese>… All' età di 8 anni cominciai a frequentare la scuola elementare del villaggio e vi rimasi fino a 13 anni. Al mattino presto ed alla sera tardi lavoravo nei campi … Ritengo che fu proprio la severità a sconfiggere mio padre. Imparai ad ad odiarlo e tutti noi di casa creammo un fronte unito contro di lui…"

Ma in Cina le cose stanno cambiando: il paese, soprattutto nelle città, è in fermento.

Un movimento di opposizione nazionalista e repubblicano, composto da intellettuali, studenti e operai ottiene l'abolizione degli esami imperiali per accedere alle carriere di funzionario.

Sun Yat sen, un medico imbevuto di cultura occidentale che aveva soggiornato a lungo negli Stati Uniti e in Europa, diventa l'artefice del rinnovamento democratico del paese.

Mao, in quegli anni, è obbligato dal padre a sposare una donna più anziana di lui. Non consumerà mai il matrimonio: lo ritiene retaggio di una tradizione che condanna.
A 16 anni, non senza una certa emozione, si allontana per la prima volta dal suo villaggio. Va a vivere a Hsiang Hsiang dove si iscrive alla scuola elementare.

Mao Tze tung, alla vigilia della rivoluzione repubblicana, guidata da Sun Yat sen, ha 18 anni e si trova a Changsa, capoluogo dell'Hunan e importante centro di fermenti politici.
Il giovane Mao è affascinato dalla vivacità culturale di questa grande città, dove si è trasferito per continuare gli studi.

Il taglio del codino, a cui si sottopone insieme ad altri studenti, come documentano queste rare immagini, diventa l'occasione per manifestare il rifiuto della vecchia società.

Passano poche settimane e Mao aderisce con entusiasmo alla rivoluzione democratica: lascia gli studi e si arruola con altri giovani compagni nell'esercito repubblicano.

Frattanto, Pechino e le truppe imperiali replicano agli insorti scatenando un'offensiva contro il Sud del paese. L'equilibrio fra le forze in campo impone un compromesso.

Nel febbraio 1912 Puy, l'ultimo imperatore, è costretto all'abdicazione: è la fine del millenario impero cinese.

Nasce, fra grandi festeggiamenti, la repubblica di cui, in un primo momento, è presidente lo stesso Sun Yat-sen.
Sono instaurate le istituzioni parlamentari e compaiono i partiti.
Sun Yat-sen fonda il Kuomintang, il partito nazionalista.

Ma, trascorrono pochi mesi e la Cina precipita in una situazione di caos e anarchia, a cause delle lotte che si scatenano fra una miriade di Signori della guerra, che con i loro eserciti, governano, di fatto, la maggioranza delle regioni in cui la Cina è suddivisa .

Mao, deluso dagli sviluppi della situazione politica, abbandona l'esercito e si iscrive alla Scuola Normale di Changsa, una delle migliori del paese.
Vuole diventare un maestro.
Intanto stringe rapporti sempre più stretti con studenti e intellettuali progressisti della città.

La vita affettiva di Mao si intreccia con quella politica.
E' una costante della sua esistenza.

Nel '21, è a Shangai per la fondazione del Partito Comunista. Da questo momento diventa un rivoluzionario di professione.

Il primo incarico che riceve è dirigere le lotte dei minatori e dei ferrovieri nella sua regione, lo Hunan, dove si trasferisce con la moglie.
Organizza manifestazioni, scioperi che lo rendono un personaggio sospetto e pericoloso. Per evitare l'arresto ordinato dal "Signore della guerra" locale, abbandona lo Hunan e si rifugia a Shangai.

Qui, il Partito lo incarica di tenere i rapporti con il Kuomintang.

I comunisti cinesi, su pressioni di Stalin e dell'Internazionale Comunista, si erano alleati con il Kuomintang nella lotta contro i "Signori della guerra".

La morte improvvisa di Sun Yat-sen, amico dei comunisti e presidente del Kuomintang scombina tale intesa.

Infatti, gli succede, alla guida del Kuomintang, un personaggio che diventerà il principale antagonista di Mao nella lunga lotta per la conquista del potere in Cina: Ciang Kai shek, un uomo di formazione militare, appoggiato dalle grandi potenze occidentali ed espressione politica della borghesia cinese.

La prima iniziativa politica promossa da Ciang Kai shek è la rottura dell'alleanza tra Kuomintang e Partito comunista.
Subito dopo, scatena una violenta campagna di repressione contro i "Signori della guerra", ma, soprattutto, contro il movimento dei comunisti nelle città e nelle campagne.
Migliaia di militanti di questo partito, operai, intellettuali, studenti sono arrestati.

E' Shangai, la città dove la repressione raggiunge una ferocia inaudita: più di 5000 operai vengono massacrati.

Mao, frattanto, trova rifugio nella regione natale dello Hunan, dove mobilita un esercito rivoluzionario di 2000 uomini, reclutati fra contadini e minatori.
Il primo impatto con le truppe di Ciang kai Shek è, però, fatale: il suo piccolo e improvvisato esercito si sbanda: le perdite sono numerose.

Nel corso di un rastrellamento viene catturata anche sua moglie, Yan K'ai-hui.
E' violentata, torturata e uccisa.

"Ho perduto il mio pioppo gagliardo e fiero", recitano i versi di una toccante poesia che le dedica.
Da lei Mao aveva avuto due figli.

Colpito negli affetti più cari, Mao riversa tutta la sua determinazione di rivoluzionario nella guerriglia rurale contro Ciang Kai shek.

E' emarginato dal partito, che punta, invece, sulla rivoluzione nelle città.

Con le sue truppe, Mao, si sposta sui monti dello Kiangsi. Pare quasi che voglia condurre una guerra tutta sua.
E' qui che organizza le prime basi rosse contadine. Sono i soviet: embrioni di quello che dovrà essere il potere popolare in Cina.

Mao ha, ormai, definitivamente maturato la convinzione che i contadini saranno la classe egemone della rivoluzione.


Mao tze Tung sfugge l'attacco delle truppe di Ciang Kai shek e intraprende la Lunga Marcia:
CORREVA L'ANNO 1933

Dall'ottobre del 1930 all'ottobre del 1934, Ciang Kai shek sferrò cinque duri attacchi contro le basi rosse di Mao.

La quinta campagna segnò una pesante sconfitta per l'Armata Rossa.

Per sfuggire all'annientamento Mao da inizio alla Lunga Marcia, un'impresa che farà diventare il suo nome una leggenda, non solo per il popolo cinese.

"…la Lunga Marcia è stata un'impresa mai vista nella storia …ha fatto sapere ai 200 milioni che popolano le 11 province attraversate, che solo la via seguita dall'Esercito rosso è la via che porta alla liberazione… "

Con i suoi 90 mila uomini, camminerà per 12 mila kilometri, attraversando tutta la Cina, dal Sud al Nord, fino allo regione dello Shensi: oltrepasserà foreste, fiumi, montagne. La marcia dura un anno intero.

Mao perderà l'85% delle sue truppe: per i combattimenti, le malattie, la fame.
Lo stesso Mao rischia di morire a causa della malaria.

Frattanto, trova il tempo di sposarsi per la terza volta, con una giovane guerrigliera, che ha condiviso con lui le fatiche della Lunga Marcia : è Ho Tzu Chen

Al termine della Marcia, Mao è acclamato presidente del Partito Comunista Cinese e impone definitivamente al partito la linea della guerriglia rurale.

Stabilisce il suo quartier generale nello Yenan nel Nord del paese. Qui dà avvio al primo modello reale di società socialista.

Il Giappone, infatti, approfittando della Guerra Civile in corso, aveva iniziato ad occupare militarmente alcune regioni della Cina Nord Orientale, fra cui la Manciuria.

Nel 1936 Mao riesce a strappare a Ciang Kai shek la promessa di interrompere la guerra civile e di lottare insieme contro il Giappone.

Al primo attacco in forze del Giappone, la resistenza dell'esercito del Kuomintang mostrò tutta la sua debolezza: Pechino, Shangai, Canton e la capitale Nanchino cadono nelle mani dell'esercito nipponico.

Mao, nelle campagne, invece, continua con successo la guerriglia contadina: la lotta rivoluzionaria si salda alla guerra contro l'invasore.
Intere zone rurali sono liberate dall'oppressione fondiaria e riorganizzate nella guerra contro i Giapponesi.

Mao, in questi anni, mantiene il suo quartiere generale nello Yenan, che diventa un polo di attrazione per intellettuali, giovani, politici, rivoluzionari.

In questa zona, povera e montuosa, sperimenta un modello di vita politica e sociale alternativo, che vuole essere punto di riferimento fondamentale per tutto il popolo cinese. Vi fonda anche un'università.
E' per lui un periodo di fervida elaborazione politica: scrive molto. Elabora il progetto della futura società cinese.

Su queste montagne, un giorno arriva, da Shangai, una giovane e bella attrice, Chiang Ching.
Mao se ne innamora.
Per lei, sfida le dure critiche degli altri dirigenti del partito, e divorzia da Ho Tzu chen, che era a Mosca a farsi curare le ferite causate da una bomba.

Chang Ching diventerà la quarta moglie di Mao e avrà un ruolo fondamentale durante la Rivoluzione Culturale.

Nel 1941 il Giappone attacca Pearl Harbour.

In Cina, i rapporti fra il Kuomintang e Mao subiscono un progressivo peggioramento.
Le truppe dell' Armata Rossa di Mao, intanto, avevano liberato e controllavano ormai tutta la Cina settentrionale.

In questo clima di assoluta incertezza, nel novembre del 1943, al Cairo, si riuniscono Churchill, Roosevelt e Chiang Kai shek, per discutere del futuro dell'Asia.

La conferenza di Yalta, tra Roosevelt, Churchill e Stalin, tenutasi alla fine del II° conflitto mondiale, sancisce la spartizione del mondo in zone di influenza strategica.

Mao, qualche mese dopo, al VII congresso del Partito che si svolge a Yenan, è rieletto presidente. La sua leadership è indiscussa.
Elabora la tattica da seguire al momento della resa del Giappone e dei rapporti post bellici con il Kuomintang.

Nell'agosto dello stesso anno gli Stati Uniti sganciano le bombe atomiche su Hiroshinma e Nagasaki.


L'Armata Rossa sconfigge l'esercito dei nazionalisti e Mao proclama la nascita della Repubblica Popolare: CORREVA L'ANNO 1946

La capitolazione giapponese riapre lo scontro fra il Kuomintang e i comunisti.
Mao decide di infrangere l'alleanza del Fronte Unito con Ciang Kai shek: è lo scoppio della terza guerra civile in Cina.

Gli Stati Uniti, a questo punto, intervengono massicciamente a sostegno di Ciang Kai shek.
Con la loro forza navale, sbarcano in Cina con 90 mila marines e forniscono al governo cinese ingenti aiuti finanziari.

Mao è costretto ad abbandonare la regione dello Yenan e ritornare alla guerriglia.
Affida la guida dell'esercito ad uno dei suoi generali più capaci e fedeli: Lin Piao

Nell'autunno del 1948 le forze di Mao lanciarono un'offensiva generale su tutti i fronti, travolgendo le truppe di Ciang Kai shek.

Nella primavera dell'anno dopo, i comunisti attraversano lo Yangtse e occupano la Cina meridionale. Le truppe nazionaliste sono sconfitte.

Ciang Kai shek è costretto a rifugiarsi a Taiwan.

Il primo ottobre 1949, nella grande piazza di Tien An-men, Mao, attorniato dall'ufficio politico del partito, proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese, di cui è eletto presidente.
E' un giorno indimenticabile per Mao e per la Cina.
Ciu En lai è il Primo ministro.

La Cina che Mao eredita, dopo anni di guerra, è un paese distrutto.
La strada per diventare una nazione moderna era appena iniziata.

Negli anni immediatamente successivi, grazie agli aiuti sovietici, è avviato nel paese un lento processo di modernizzazione e industrializzazione.

Contemporaneamente, Mao deve affrontare l'altro millenario problema che affligge il paese : quella della riforma agraria.

Nel 1953 muore Stalin. Gli succede Nikita Krusciov.

Tre anni dopo, nel corso del XX congresso del PCUS, un rapporto segreto di Krusciov, dà inizio al processo di destalinizzazione.

Mao , appena proclamata la nascita della Repubblica Popolare nel 1949, aveva voluto intraprendere, per la prima volta nella sua vita, un viaggio fuori della Cina.
E lo aveva fatto proprio per incontrare Stalin, che stimava, nonostante qualche inevitabile diffidenza.

Non condividerà mai le critiche di Krusciov a Stalin.

Quel 1956 ci fu un altro tragico evento nella storia dei regimi comunisti: la rivolta degli operai e degli studenti in Ungheria, repressa sanguinosamente dai carri armati sovietici.
Fu questo un ulteriore motivo di profonda riflessione per Mao Tze Tung.

"La politica di lasciare che cento fiori sboccino e che cento scuole gareggino, promuove lo sviluppo dell'arte e il progresso delle scienze e costituisce uno stimolo al fiorire della cultura socialista nel nostro paese"

E' con queste parole scandite il 2 maggio 1956, che Mao dà avvio in Cina ad un processo di sburocrattizzazione della società, attraverso il confronto dialettico delle posizioni culturali e politiche: è la "Campagna dei Cento Fiori".
E' la sua risposta ai fatti di Ungheria.

La "Campagna dei Cento fiori" serve, in definitiva, a Mao per reprimere anche quegli intellettuali comunisti che hanno avuto l'ardire di denunciare la corruzione e il clientelismo che si annidano nel partito e nella società cinese.

Il problema di uno sviluppo democratico della società, in senso economico, restava, tuttavia, aperto, ed era motivo di forti conflitti all'interno della dirigenza del Partito.

Nel 1958, Mao, scontrandosi con la destra capeggiata da Peng Teh-huai, lancia un'altra campagna.

E' la politica del "Grande Balzo" in avanti, che doveva permettere alla Cina di raggiungere, a livello di produzione economica, la Gran Bretagna in quindici anni.

Il "Grande Balzo" consisteva nel costruire migliaia di piccole fabbriche e officine dotate di impianti rudimentali, che avrebbero dovuto funzionare ed esistere grazie all'impegno politico dei lavoratori.

Ogni campo di grano doveva essere dotato di un forno per aumentare la produzione di acciaio

Il "Balzo in avanti" si rivelerà un disastro economico e precipiterà la Cina in una delle più devastanti carestia della sua storia.

Sono oltre 20 milioni i morti, soprattutto nelle campagne.
L'intero apparato produttivo è messo in ginocchio.

Il sistema delle comuni e delle cooperative agricole nelle campagne, promosso con la solita enfasi da Mao in tutto il paese, mostrò tutta la sua fragilità.

Gli errori di Mao, scatenarono una nuova violenta ondata di critiche da parte dell'ala filosovietica, capeggiata da Liu Shao-chi e Peng Dehuai.

Ma il grande Timoniere riesce, ancora una volta, a fronteggiare gli attacchi che gli sono rivolti.

Nello stesso periodo rompe i rapporti con l'Unione Sovietica di Krusciov, che l'aveva accusato di estremismo e nazionalismo.

Sul "Quotidiano del Popolo" escono articoli contro i "sovietici revisionisti" che avevano tradito i principi proletari e rivoluzionari.

Era la spaccatura all'interno del blocco comunista.

Krusciov ritira i tecnici dalla Cina e ordina la sospensione degli aiuti finanziari.

Per evitare l'isolamento internazionale, Mao incarica Ciun En lai di tessere una fitta rete di relazioni con i paesi del Terzo Mondo.


Mao scatena la Rivoluzione Culturale

Proletaria:CORREVA L'ANNO 1966

 

Il riaggiustamento economico, perseguito negli anni 60, soprattutto per merito di Ciu En lai non cancellò i grossi contrasti che c'erano nella dirigenza del partito.

Mao, dopo essersi appartato per otto mesi, ricompare in pubblico nuotando per 15 km nel fiume Yangtse.
Vuole così smentire i suo avversari che lo volevano fisicamente fuori gioco. E nello stesso tempo è il segnale dell'inizio di una nuova battaglia: la Rivoluzione Culturale Proletaria, che doveva liberare il paese da tutte le idee reazionarie presenti in ogni campo della cultura.

Era il via per un nuovo pesante attacco contro quelli che Mao definì i "i rappresentanti della borghesia infiltrati nel Partito, nell'esercito, nel governo e negli ambienti culturali".

Lo appoggiarono in questa sua scelta politica Lin Piao e la moglie Ciang Ching. Furono loro ad alimentare il culto della personalità, che fece di Mao una figura quasi divina.

La Rivoluzione Culturale nata nelle scuole e nell' università di Pechino, dove gli studenti si ribellano ai loro professori, si estenderà rapidamente in tutto il paese. Erano così nate le Guardie Rosse incitate e appoggiate da Mao stesso.
La loro missione era quella di distruggere e ribellarsi.
"Senza distruzione non c'è costruzione". Diceva uno dei loro slogan.

Il libretto rosso, testo sacro della rivoluzione è distribuito gratuitamente al popolo in 300 milioni di copie.

I primi ad essere colpiti da quest'ondata pesudo-rivoluzionaria furono i professori nelle università e nelle scuole.

Le guardie rosse organizzate in squadre e brigate, da Pechino e dalle grandi città raggiunsero a migliaia la sterminata provincia cinese.

Ci furono scontri fra gruppi con diverse idee politiche e veri propri linciaggi fra rappresentanti di settori dell'ultra sinistra e quelli che venivano definiti i nemici della Rivoluzione.

La Cina era precipitata nel caos.
Le guardie rosse erano sfuggite al controllo dello stesso Mao Tze Tung.

Mao nel corso della Rivoluzione Culturale si era liberato, anche fisicamente, dei suoi avversari politici: Liu Shao Chi e Phen Dhehuai. Erano stati fatti morire in carcere accusati di tradimento

Anche Lin Piao, il valoroso generale dell'eroica armata rossa muore in circostanze del tutto oscure.: il suo aereo precipita in Manciuria.

Le voci messe in circolazione, forse dallo stesso Mao o da sua moglie Chiang Ching,
dicevano che stesse preparando un colpo di Stato.

Il potere era ritornato saldamente nelle mani di Mao e di sua moglie Chang Ching, che sempre più spesso appare in pubblico con funzioni di leader.
Nel IX congresso del partito, Chiang Ching viene eletta membro del Politburo.
Mao fa affidamento su di lei per controllare e mantenere il controllo del partito.

Il vecchio leader, nel 1972, per uscire dall'isolamento internazionale in cui si trovava, decide di ristabilire i rapporti con gli Stati Uniti.
Per la prima volta un presidente americano, Richard Nixon, mette piede nella Cina popolare.

Le apparizioni in pubblico di Mao si fanno rare: la sua salute è definitivamente minata.
E' ormai dipendente dalle sue due giovani amanti: Zhang You pheng e Meng Hi niun.

Intorno alla figura del vecchio leader malato e sempre più lontano dalla scena pubblica, inizia a scatenarsi una violenta lotta per la conquista del potere.

Ha la meglio, in questo periodo, la fazione degli ultrasinistri capeggiata dalla moglie di Mao. Formano la cosiddetta "Banda dei Quattro".

Nel frattempo, però, la destra del partito, guidata da Den Xiao Ping, era stata totalmente emarginata dalla "Banda dei Quattro".

Den Xiao Ping è attaccato e colpito anche sul piano personale.


All'età di 82 anni muore Mao Tze Tung:
CORREVA L'ANNO 1976


Nel gennaio 1976, muore Ciun En lai, il "grande conciliatore": l'uomo che più di ogni altro era stato vicino a Mao.
Si era rivelato un fedele servitore dello Stato. La sua morte lasciò un grande vuoto nel popolo cinese.

Otto mesi dopo, il 9 settembre, all'età di 82 anni, muore Mao.

Tutta la Cina precipita in un'atmosfera di lutto nazionale.

Milioni di cinesi partecipano ai suoi funerali.

Con lui finisce un'epoca complessa, travagliata, e, per molti aspetti, eroica, della moderna storia della Cina.

TESTI

· La Cina Contemporanea - a cura di Giorgio Melis e Franco DeMarchi - Edizioni Paoline -1979
(Bilblioteca Storia Moderna e Contemporanea - 11.B.399)

· Stella rossa sulla Cina - di Edgar Snow - Edizioni Einaudi - 1972 (Biblioteca Storia Moderna e Contemporanea - Coll.N. F23B/63)

· Le origini ideologiche- di Enrica Collotti Pischel- Ediz. Einaudi - della rivoluz. Cinese 1959
(Biblioteca Storia Moderna e Contemporanea-Coll.N. G 28/368)

· La vita di Mao Tze Tung -a cura di Massimo Belotti- Mozzi Editore - e la rivoluzione in Cina 1976
(Biblioteca Centrale Rai- S AZ V55)

· Mao Tze Tung - di E. Collotti Pischel - Ed. Cei - Milano - 1966
(Biblioteca centrale Rai - Coll. G 2)

· Mao Tze Tung - di R. Hoaward - dall'Oglio Edit. Milano -1977
(Biblioteca centrale Rai - S/AZ Corb 10/300)

· Mao Zedong e la Rivoluzione cinese - di Yves Chevrier - Giunti Editori -1993