Etnografia |
Ed a volte... la musica
zampognaro dei primi del novecento
Primavera !946. La guerra è terminata da un anno.
La gente è visibilmente sollevata. L'uomo che suona l'organetto,
Vincenzo, è tornato dalla russia il 15 ottobre 1945. Ex carabiniere
ad Atene fino all'8 settembre 1943. Fu deportato in Germania durante l'operazione
ACSE; quando nel maggio 45 i russi entrarono a Berlino, catturarono molti
soldati italiani e li inviarono nelle retrovie sovietiche, facendo loro
percorrere quealche migliaio di chilometri a piedi. Raccontava Vincenzo
che lungo la strada trovavano spesso i resti delle unghie dei soldati tedeschi
appiccicate all'asfalto, voleva dire che i carristi e gli automezzi sovietici
sui loro corpi ci erano passati sopra!
Un altro episodio che raccontava era che quando i russi
entrarono a Berlino e lui si trovava nella casa di una famiglia tedesca,
ad un certo punto si presenta una coppia di caporali per fare saccheggio.
Tra le altre cose rubano una sveglia, subito dopo averla infilata nel sacco,
questa immantinente comincia a suonare! il militare colto alla sprovvista
la butta subito fuori e comincia a sparargli con la pistola credendo che
quel trillo fosse di un pericoloso animale meccanico!
Torniamo alla foto. Il primo in alto a sinistra è
Peppino, mio padre, ha 19 anni. Essendoci carenza di vestiari, la gente
indossava anche robe militari lascito sia di alleati che tedeschi. Mio
padre infatti indossa una bustina, camicia militare e pantalone militare
inglese. Dei due bambini, Ginetta, morirà l'anno dopo, attraversando
la strada, sotto le ruote di un autotreno.
musica in campo di grano... propizieranno la mietitura!?
zampognaro
Primo dopoguerra. Forse il vino e la musica che scorre
è per una festa di Comunione, almeno così sembra dalla presenza
della bimba con i fiori
il signore con il cappello suona il piffero