"Documentario di Piazzale Loreto" di Paolo Monelli è considerato un pezzo d'antologia nella cronachistica italiana; il punto che c'interessa è quello in cui un uomo alto, grosso, scamiciato cominciò a sollevar corpi per una migliore visibilità.
E' la spiegazione delle gore ematiche verticali che per gravità si dirigono dalla testa ai piedi e che dopo l'appendimento non avendo più ragione di sussistere perché non più alimentate per la posizione opposta tenderanno a scomparire dalle foto per essiccazione, lasciando il passo alle loro prosecuzioni in senso contrario. Interessante la disparità della rigidità dei corpi provenienti da Dongo e quella subentrata in Starace solo dopo il suo issamento immediato post-mortem.
Il resto pur se giornalisticamente ineccepibile, tecnicamente è ininfluente. (Aldo Alessiani)