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Perché oggi le ragazze hanno il bacino sempre più piccolo?
Colpa del parto cesareo


Per quale motivo tra le giovani donne è in aumento il numero di parti caratterizzati da gravi complicazioni cliniche? La risposta a questo problema è venuta dall'università tedesca di Mannheim, dove Arthur Wischnik, professore di ginecologia, ha posto in relazione questo fenomeno con l'aspetto fisico delle giovani, più snelle e longilinee rispetto alle generazioni precedenti, scoprendo differenze anatomiche piuttosto preoccupanti. Ne è nata un'indagine su vasta scala, effettuata in tutta Europa. Tra le diverse informazioni raccolte c'e anche la misura, ottenuta con tecniche tomografiche, del bacino di 500 donne di diverse generazioni, dai 20 agli 80 anni. I dati raccolti evidenziano una chiara tendenza a una progressiva riduzione del bacino, più precisamente dello stretto superiore delle pelvi, che nelle giovani generazioni è più piccolo, più rotondo, simile alla tradizionale struttura anatomica delle adolescenti e rappresenta un ostacolo al passaggio naturale della testa del nascituro. Questi dati spiegano (in parte) l'aumento di parti cesarei, ma non le cause di questo dilagante fenomeno.
Le ipotesi per spiegare il cambiamento anatomico femminile sono essenzialmente due. Secondo la prima tutto dipende dall'aumento delle pubertà precoci che provocherebbe il conseguente arresto dello sviluppo osseo. I sostenitori della seconda ipotesi rovesciano il ragionamento: secondo loro sarebbe l'uso del parto cesareo (in aumento fin dagli anni '50, quando molti medici cominciarono a preferirlo al parto naturale in quanto meno rischioso) la causa di tutto. La pratica del parto cesareo avrebbe infatti ostacolato il processo di selezione naturale, in quanto le donne dal bacino stretto hanno potuto trasmettere alle generazioni successive l'informazione genetica relativa a questo carattere, cosa che un tempo non era possibile.
Da quest'ultima ipotesi, attualmente la più accreditata, si può dedurre che in futuro questo fenomeno avrà proporzioni ancora più vaste. I risultati di questa indagine hanno avuto grande eco nell'ambito della ginecologia europea. In Italia, il direttore della Clinica Ostetrica dell'università di Verona, professor Domenico Pecorari, intende avviare al più presto un'indagine analoga su questo problema.

Muhm, Myriam: Colpa del parto cesareo, in: L'Espresso, 10 maggio 1992, pag. 160-161.

 



webmaster Fabio D'Alfonso



 
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