TEMPO
di Natale Ruggieri
BiografiaRuggieri Natale nato a SILANDRO (BZ) il 06.02.1968 e residente a VIESTE (FG). Ho conseguito la laurea in ARCHITETTURA presso la Università "G.D'ANNUNZIO di CHIETI" facoltà di PESCARA. Ho conseguito
l'abilitazione alla professione di ARCHITETTO presso la Università "FEDERICO II di NAPOLI.
Attualmente svolgo attività professionale presso il mio studio in VIESTE (FG) in via DELLA REPUBBLICA 14.
PRESENTAZIONE:
La parola è un segno al quale non rinuncio. Come l'articolarsi del suo progetto e del suo istinto, proprio come la scatola dell'architettura.
I
Tempo        Parola oscura nellacircolarità.
        La vertigine dellonda nella
risacca.
La tua tela del tempo su un
corpo dalabastro.Il tuo lume su un cielo
dipinto.Il circolo sibila la tua voce
che è fiume dellanello
nelle orbite dei soliLo stormo libra notturno
con ali di metallo
versando il calice del ritorno.
In quella meta articola il pensiero e
struttura:
Il canto di alfa e omega.
Il torpore dei sogni nei mondi a ritroso.
Gelidi sepolcri
nellinsondabilità della terra.
E sarà il Dire:sottile fluido dellessere.
Generazione dei mondi
        secondo l'ordine
del tempo...
Così oraNero del mare
Ascolti:
     Il principio nel buio fondale
della notte
eternità
II
eternità
III
Il versus o solco ha scalfito
le nostre bare dargento
Ho visto il raggio soleriflesso su
queste chiglie sepolte
Il suo calore di metallo imprigionava la
mente
Un letto di alghe adagiava il lutto ardente ardeva della volontà
immortale
Coperto di baci nel crepuscolo
plumbeo
eternità
E teoria di canti nel fluido moto
circolare.
Superficie impalpabile su acque
insondabili.
Il sapere è il tuo remo dedalico
o arco baleno
o spirito invernale.
Il getto di dadi sul caso atteso
sulla tua veste scura dai filari
dargento.
E quellio riporti questo canto
sulle sponde alterne del tuo mare.
Ritroverà il suo ombelico
e il lapis su viventi.
amico come il sole nascente.
Sfera acciaiosa di raggi cristallini
su velieri ramati.
Ho il tuo tempo o la tua aura di luce
compagno e ombra.
Accecante è lo sguardo del tempo:
IV.
Moto
Sfera
Potenze cubiche
doltremare
Espira
crocevia di mondi
Aerei messaggi
calzari su fenditure rocciose.
Acciai
ghiacciocoralli
cantilene di viaggiatori di mondi.
Lorgano in quei fondali
riversa i suoni madrigali
e onde incendiarie spumano
fluttuando
sugli oceani.
Il circolo delle potenze cubiche
V.Terra !
Dormienti !
Sepolcri
Crateri lunari:
ceneri su superfici remote
Infinito spazio e ritorno:
volumi di solidi roteanti
Orizzonte e infinito caso.
Ecco la tua anima
nei fondali del tempo,
canto e scultura,
vibrante astrazione.
Cubo di vetro fluttuante,
traslucido,
annegante nel mare etereo.
Ecco il tuo canto e vela,
le tue mani caute,
il cono di pietra cangiante
largento del mare
La sfera dacciaio s immerge in onde
magmatiche: -braci !
VI.Terra !
Nascente moto dellastro
Ascolto il frusciare delle orbite:
la sfera roteante in un sonno gelido.
Dormienti !
Il mio sonno è una nuvola azzurra.
Sepolcri
La pietra è il tuo verso:
il Lapis su tavole dacciaio.
Il cubo di pietra salta tra le onde del
tuo oceano,
mare soledorato.
La deriva riporta sfere di ghiaccio
come sepolcri,
il tuo sguardo solleva parole
inascoltate da altezze remote,
amico dellorizzonte
e nube fumosa a venire.
e il Dire
VII.di luce e ombra
Azzurro del cielo.
Solitaria la sfera in costrutti viventi
sintreccia nellacciaio delle coniche.
Il tempo è veliero.
Troverai la morte su corpi di pietra
ritornando al vociare delle folle eterne.
VIIIAmico e sponda.
Cauto è lincontro dei cuori
sul letto di rena.
Lincontro di suoni armoniosi
nel gioco di universali
tra maree labirintiche.
Ritrovo quei passi gelidi su corone di
spine da altezze montane.
Spalanca il verso nudo su tele di
cristallo.
Io albergo i cuori remoti su esseri
violati:
su anime di amanti:
Quel velo sulle labbra
languente di carezza sopita
su miriadi di astrazioni.
In teneri baci abbandonati
nei corpi gravidi tra rose appuntite
negli umori della brezza.
Sente la corsa del tempo tra i gemiti
il corpo dalabastro,
la conca gravida delle generazioni.
Sento il tuo canto,
tempesta abissale,
canto sepolcrale,
vento che squarcia coste,
battente litorali di sogni
eternità
IX.con te riverso,
letto di rena a strascico nei lungomari,
riverso come la notte sulle terre
scolpite.
Tu rammenti langolo obliquo di quei
pensieri dalla lama roteante su acque
gelide, profili dalabastro
Gli oggetti roteanti sinabissano con
carene dacciaio, sfere di luce, il tuo
tempo stilla goccie di seta
X.
Il sole vivente
l ancora che salpa
flessi dorati
orizzonte salso
sentore marino
il canto si perpetua nella fonda,
sollevando il velo sudario
su onde ardenti,
su notti solitarie,
su esseri venienti
Io sono quei canti dalleffige dorica
su architravi di legno.
Sono la palla azzurra su onde
increspate,
tolde di navi sui mondi conosciuti.
E verrà il tuo tempo,
iperbole ombelicale,
sarà canto dei molti
in cima ad arcobaleni in volo,
su cocchi dargento e remi doro.
eternità
XI.
tempesta abissale,
canto sepolcrale,
vento che squarcia coste,
battente litorali di sogni.
Ho visto il tuo tempo
e ardeva vicino ad un rovo
mentre il contadino
adagiava il solco
sulla superficie liquida.
Ho una fonte diversa su questo cielo
azzurro.
Le tue anime erano mute
allinsondabilità del mare,
ed ogni segno,
era una danza circolare
un ricordo riflesso.
Sulla rena appariva interminabile
il canto di cormorani in volo
e il guado si faceva insidioso
sulle alture del pensiero.
Le vele spiegate si flettevano
allonda lunga
ricoprendosi denigmi,
di favole ondose.Salinità
vortice e commessura
Idee ed enigmi.
Venti venienti
e volontà.
Pietre angolari
e vertici.
Ostriche sulla rena
Il prigione è saldo,
il remo asciuga al sole,
delicato dedalo.
La nutrice setaccia i rovi battuti dal
vento e li accanto,
finimenti bronzei,
corsieri avvolti in sudari setacei.
Il vedente scruta quel mare
ancora più nero
scomparendo
mordendo
ridendo
XII
Sento il liuto
cordiero
su cassa di marmo
veliero ondoso
iperbole cangiante
voce fluente.
Leggero
calzari dargento
a ritroso al rintocco
riporta pensieri marini
su braccia arabescate
su comete corsiere.
Marea languente
orizzonte flettente
udente
mordente
vocepescante
Ho una fonte diversa su questo cielo
azzurro.
Un diamante circolare è il pensiero
che ritorna.
La campana riverbera
tra flutti oltremare,
il rimbombo delle carene
tra sospiri sopiti,
tra voci umane.
Il circolo sibila la tua voce
che è fiume dellanello
nelle orbite dei soli
Lo stormo libra notturno
con ali di metallo
versando il calice del ritorno.
eternità
XIII.Sarò i tuoi passi
Conica discendente,
sesto di pietra
su lastre di zinco.
Sarò piramide glaciale
fusa nellargento.
Sarò olio doliva
nel solco gravido
di messe feconda.
Sarò il tempo su dita delicate
su sfere dargento
su vele di cristallo.
Il tuo occhio sui marosi,
invernali mostri di bocche schiumanti
sottovento dalleternità
e come un dio
avrà quel tocco
che rotea sfere
e gli angoli di antiche geometrie,
cubi sepolcri,
astri paralleli
liuti sepolti
nero del mare.
eternità
XIV
. tempo
Arco curvatura meta
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