Venni bruscamente svegliato di mattina presto dai laceranti grugniti
di paura e dall’ultima difesa che il porco diffondeva nella valle, come
consapevolezza ed appello alla sua imminente fine. Di proposito me la sono
presa con calma, non volevo assistere al momento della sua morte e registrare
l’orrore della scena con immagini a colori. Per questo sono sceso, inserendo
nella macchina fotografica un rullo in bianco e nero e ritornato
il silenzio, sono apparso sull’aia del casolare, nelle vicinanze di De
Ruta, quando gli animi e l’atteggiamento dei contadini e del macellaio,
venuto per l’occasione da Perugia, erano divenuti più calmi e rilassati.
Ora, da quel momento, sarebbe avvenuto quello che è detto volgarmente
da costoro; “alle ossa”, cioé la macellazione della bestia.
Nelle foto c’é la contadina che arriva sul cortile, vede e poi scompare;
- “il macello è una cosa da uomini” -. Con l’acqua bollente si rimuove
il pelo, usando affilati coltelli, la bestia è adagiata su una scala
in legno per la lavorazione ed il trasporto. Quindi appesa a testa in giù
viene aperta, il tagliente coltello penetra nella pelle, dal basso ventre
fin sotto la gola e il muso. Il giovane le tasta ancora il
polso!!, con il martello si dividono le parti più dure delle ossa.
A mani nude si prelevano tutte le interiora; -“si dice che del maiale non
va buttato via nulla” - e, si tirano fuori le parti migliori; - ” ah!!
che fegatelli” - sembra esclamare il macellaio, sorridendo. Come
pure il piccolo cane rimane a far capolino dalla cuccia, con evidente paura
e timore. Ora ce n’é per tutti, anche i pennuti si avvicinano. Con
il trasporto sotto il portico, sembra che ora manchi solo la fanfara, con
particolare maestria e professionalità, le carni verranno selezionate,
separate e lavorate, poi, a macello ultimato si darà inizio alla
festa. Un altro giorno verrà nei luoghi delle edicole e dei santi.
Umbria. Un sabato di gennaio del 1980.
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“ P.G.R. - IN TEMPO CHE FU LA PESTE NEL CASTELLO DI CANALICCHIO
“ .
- “ FERMATI O PASSEGGERO IL CAPO INCHINA ALLA MADRE DI DIO DEL
CIEL REGINA” - .