Etnografia |
© Caro figlio, ti scrivo...
Questa è la storia di un amore tra un padre e un figlio. Un uomo e un uomo. Entrambi contadini. Entrambi del Sud. Entrambi segnati dal veleno sulla pelle.
E' la guerra di un amore filiale. Di un sognatore e dei sogni spezzati. E' il tentativo di un figlio di laurearsi in ingegneria ed il riscatto di un padre.
E' il tormento di una graffiante delusione. Di una fuga verso il niente. Della lotta di un giovane ribelle alle arsure di un'esistenza che non avrebbe dovuto ammettere ripensamenti.
E' la cruda lezione di un padre.
E' lo sfarzo di reciproche ferite.
Sequenza di misere lettere... in cui preme il giungere d'inattese sconfitte. Quelle paterne, la cui natura è inviolabile! Quelle filiali, permeate dallo scricchiolio della giovinezza morsa dalle ingrate mani.
E' testimonianza... una cronistoria... ma potrebbe essere un monito. Lividi schiaffi emergono dalle parole, senza abbandono, li senti ancora sulle guance artiche per il gelo che sussegue ai colpi! Qui vivono tutte in un pugno le nude bestemmie di Isernia. Il panico, lo scaraventarsi. Il timore che il proprio DNA cada in trappole antiche, insidiosamente. Le più terribili: sul nulla! Le più semplici: in rotta di collisione.
Questa è maledizione. Sincera. Nel buio. E' infida sconfitta raccontata con lettere autografe da cui il padre non riceverà che deludenti risposte. E' tempesta di silenzio. Urla naufragate e sollazzi del dolore. Questa è morte ed il prezzo è i sogni!
Un procedere verso il traguardo amaro che si racchiude in un bozzolo di trame... tessute a fatica.
E' l'astuta amarezza del divenire... Adulto!
Del corrompere l'innocenza con la fallacia della prova.
Questa è la rabbia, che s'incatena ad altre smisurate forme di detenzione.
Questo è me stesso.
"Perché?" lettore, potrai chiederti... "Perché dire a noi? rendere pubblica questa storia?! Perchè farne vanto! e vento. Perché tra-dire! quando è sempre la modestia dell'assenza a render onore alla ragione!?"
Si, lo so. E vero. Mi perdoni però... solo questa volta! Perché questa è storia sincera, testimonianza senza infingimenti. E' dolore burlato dal disinganno.
Perché questo è il sud! che con parole di pietra, urla ancora in me tutta la sua paura.