Archiviodiario - diary
 
 
PHILADELPHIA - NEW YORK  2/7/2000 

I NOVE COMAND…AMENTI.
INTERVISTA AL COMANDANTE DI NAVE VESPUCCI, CAPITANO DI VASCELLO UGO BERTELLI.
Da bordo, Gianni Loperfido. Domenica 2 Luglio 2000 

1) Lei ha ottenuto il primo comando d'inizio millennio ed ha già conseguito un grosso risultato sportivo, con il secondo posto nella regata Cadice-Bermudas, per cos'altro le piacerebbe essere ricordato? 
 

Secondo me la cosa più importante non è tanto far ricordare solo la nave in questa campagna del 2000, ma come recita appunto un detto spagnolo, " non è importante la dimensione dell'imbarcazione ma la gente che vi va a bordo". 
 
 

Quindi la cosa fondamentale è di riuscire a trovare una giusta sintonia con l'equipaggio. In questo momento poi abbiamo anche gli allievi a bordo, il nostro futuro, quindi dobbiamo farli sentire protagonisti ogni giorno di qualche esperienza, farli diventare degli "attori" di questa estate che per il momento sta andando abbastanza bene. 
 
 

Ma la cosa che più mi piace e che sento dire in giro dai ragazzi, è che questi tre mesi sono volati via senza nemmeno accorgercene, il che vuol dire che riusciamo a trovare un buon equilibrio. 
Fra tutte le situazioni di rappresentanza, lavoro, momenti di stress e di relax, ecco mi interessa che quest'anno sia un anno equilibrato. 
 
 
 
 

2) Il Vespucci, secondo lei, come dovrebbe affrontare il futuro di Nave scuola? 
 

Con la traversata oceanica in regata da Cadice alle Bermudas, anche se è vero che l'ambiente di vita a bordo sembra quello dell'ottocento, le spinte forti che abbiamo avuto per competere sono state quelle legate alla modernità, alla meteorologia d'avanguardia che ci hanno permesso di percorrere 500-550 miglia in meno dei nostri diretti concorrenti.
 
 
 

Quindi sicuramente bisogna spingere su quel tasto, continuare a dare ai giovani la sensazione di vivere come duecento anni fa, in modo di avere il rispetto per il mare, il rispetto per le varie situazioni di vento e delle vele ma dall'altra parte dargli la spinta tecnologica dovuta alle ultime novità che permettono di andare per mare non più da amatori ma da professionisti. 








 
 
 
 

3) Le donne in Marina e sul Vespucci, cosa cambierà a bordo con loro? 
 
 
 

Di cambiare cambieranno tante cose e l'esperienza che abbiamo avuto con le ragazze imbarcate con la STA ( Sail Training Association) è stata ovviamente un'esperienza diversa da quella quando ci saranno le prime ragazze provenienti dall'Accademia Navale di Livorno. Forse la nostra esperienza è stata per alcuni versi anche più difficile, perché le ragazze che abbiamo avuto a bordo non avevano nesssun tipo di preparazione, mentre le prossime la avranno. 

Durante l'imbarco (fino a Norfolk n.d.r.) hanno dimostrato grande determinazione, voglia di fare, una maturità che alla loro età è indiscutibilmente superiore a quella degli uomini. Penso, quindi, che portino delle cose buone. Certamente nasceranno nuovi problemi, le simpatie tra ragazzi e ragazze, il fatto che per certi lavori ovviamente non sono portate, non possiamo pensare, come si è visto ieri di fargli tirar su un pennone, però sicuramente in altri settori saranno decisamente più valide di noi uomini. 
 
 

4) Come si prepareranno i marinai telematici di domani e cosa avverrà sulla Nave? 

La preparazione del marinaio telematico sa un po' di uomo bionico e certamente la preparazione è una cosa che non possiamo pensare di organizzarla sul Vespucci, durante la campagna estiva. Diciamo che è un orientamento mentale non facilmente applicabile a bordo della nave, basti pensare che il Vespucci impiega 30 giorni per attraversare l'atlantico in paragone alle unità da guerra della Marina. Però è indiscutibilmente la via del futuro, quindi in Accademia bisognerà spingere forte di più che sul Vespucci. Per il futuro si è pensato, magari in occasione dei prossimi grandi lavori, di organizzare una rete o addirittura un collegamento punto-punto via radio con un certo numero di computer che, sistemati all'interno della nave, permettono, per esempio, agli allievi di fare un'esercitazione simulata in mensa allievi o in mensa equipaggio mentre altri la possono fare in diretta in plancia. E poi anche la possibilità di collegarsi a terra per far vedere in tempo reale quello che stiamo facendo, che è forse l'unica cosa che manca. Ma questo progetto per il momento non siamo ancora riusciti a realizzarlo. 

5) E' soddisfatto della Nave sotto l'aspetto velico e qual' è un suo difetto e quale il pregio più importante? 

La cosa fondamentale che dobbiamo dire per affrontare questo ragionamento è che l'Unità è stata costruita nel 1931 con caratteristiche di Nave scuola della Marina Militare. Non è stato un veliero da carico, per trasportare gli schiavi, il grano ed altre cose della passata epoca, per questo non ha delle caratteristiche marine come quelle della tedesca Gorch Fock od altre navi che hanno fatto uno specifico lavoro sotto il profilo delle vele. Il grande pregio del Vespucci è la stabilità ed è sicuramente fornito di un'ottima abitabilità. E come tutte le barche moderne, fornite di un'ottima abilità hanno poi dei grandi limiti al momento che si deve stringere il vento. La nave non ce la fa e allora bisogna mollare. 

6) I Comandanti del Vespucci sono stati numerosi e da allievo a quale Comandante ha cercato di assomigliare o ricorda particolarmente?

Il numero esatto non lo ricordo, presumibilmente, penso siano quasi cento. Per quanto mi riguarda ci sono stato nel '73, da allievo e poi non ci sono più tornato. Quindi nel '73, il Comandante lo ricordo come una figura molto lontana, l'avrò rivisto una volta, ricordo il suo nome ma non saprei riconoscerlo fisicamente. Per la scelta dei modelli non è facile ma poi vedendo alcune foto qui a bordo della nave , come quella dell'Ammiraglio Straulino e del suo ingresso a vela nel porto di Taranto, certamente possiamo dire che lui resta la figura più mitica alla quale avvicinarsi. Personalmente non ho scelto dei modelli precisi, sto cercando di fare un lavoro che penso sia il migliore possibile nel 2000. 

7) Ha figlie femmine e se si le consiglierebbe di entrare in Marina, magari per comandare il Vespucci?

Ho una famiglia con moglie e un figlio maschio di 18 anni. La moglie si è un po' stufata di venire in giro perché, per svariati motivi, questa è la decima crociera che faccio ma la prima in America. Nove le ho fatte su imbarcazioni più piccole e poi al Ministero a Roma, sherzosamente, hanno detto: mandiamolo su quella grande vediamo cosa combina… Mia moglie, quindi, mi raggiungerà da qualche parte ma non mi segue più così da vicino come la prima volta. In quanto a  mio figlio non ho nessuna possibilità di consigliarlo poiché ha deciso di fare il dentista e in parte sta già lavorando. Sicuramente se fosse solamente per il comando di questa nave, lui me l'ha già detto tante volte che avrebbe fatto la mia stessa carriera. 

8) Se vuole, per un piccolo gioco, si faccia una domanda e poi si dia una risposta. 

Questo è difficilissimo, ma la domanda che si tramuta in risposta è quella di far percorrere, al nostro ritorno in Italia, circa10.000 miglia alla Nave con, spero, degli ottimi risultati. Sin ora, siamo andati bene e speriamo che continui così, auspici non né possiamo fare e con l'Accademia a bordo dobbiamo trovare quell'equilibrio che abbiamo avuto nella prima parte; cercare di ristabilirlo con l'aggiunta di altre 150 persone. Il messaggio che dobbiamo trasmettere ai giovani deve essere un messaggio chiaro, tranquillizzante, non deve contenere messaggi di stress anche se ci sono ma deve al tempo stesso essere un messaggio di tranquillità. So che non è facile ottenerlo , ci riusciremo?… chi lo sa! 

9) Stiamo entrando a New York con un veliero in questa metropoli sempre protesa al futuro. Cosa la emoziona prima di arrivare? Cosa si aspetta o si immagina? 

Le aspettative sono altissime, perché sicuramente è il porto che tutti sognano di toccare dal momento della partenza. Quando si decide si traversare l'Atlantico in testa ci sono i grattacieli di Manatthan e lo strido per noi sarà al massimo, più di ogni altra città. Pensare alle Twins Tower con sotto la nave e la Statua della libertà. E poi pensare al nostro Vespucci che rappresenta l'ottocento con le Twins che rappresentano il 2200, perché in Italia non ci sono ancora, come pure penso che lo spettacolo della parata navale sarà unico ed indimenticabile per tutti, se il tempo buono continuerà a rimanere come adesso... 
 

DATI NAUTICI / Philadelphia - New York  2-7-2000 

 Miglia percorse 250 
 Rotta 035 ° 
 Tempo impiegato 36 h 
 Velocità 7 nodi 
 Temperatura 32°C 
 Pressione 1008 mb. 
 Vento 150° - 12 nodi 
 Mare 1-2 
 Propulsione: vela/motore 



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